Buongiorno ai lettori di Investing.com,
secondo l’agenzia di rating Moody's, una vittoria di Marine Le Pen, pur improbabile, non è del tutto inconcepibile.
La presidente del Fronte Nazionale porterebbe la Francia verso un referendum sull’uscita dall’Unione Europea; Moody’s avverte che tornare al franco spingerebbe la Francia al fallimento: i titoli governativi dovrebbero essere convertiti in franchi e con tutta probabilità, il franco si svaluterebbe.
Ci sembra che l’incubo pronosticato da Moody’s sia un po’ esagerato, soprattutto se si guarda ad altri paesi europei come la Grecia; questo paese non ha bisogno di uscire dall’Eurozona per essere in guai seri: la Grecia, infatti, vive di politiche di austerità interminabili.
Comunque vadano le elezioni francesi, il nuovo presidente erediterà un paese con un rapporto debito/PIL superiore al 100%.
Una Frexit spingerebbe al rialzo anche i rendimenti e i livelli dei bond di altri paesi europei, facendo indebolire la moneta unica.
EUR/USD
L'EUR/USD continua a rafforzarsi malgrado il consolidamento ribassista in corso. La resistenza oraria a 1,0679 (massimo 16/02/2017) è stata infranta, mentre il supporto orario a 1,0493 (minimo 22/02/2017) è stato infranto. La struttura tecnica suggerisce un aumento più incisivo verso la resistenza a 1,0874 (massimo 08/12/2017). A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD continua a scendere malgrado il consolidamento in atto da quando la coppia ha infranto il supporto dato a 1,2254 (minimo 19/01/2017). La strada è spianata per un ulteriore declino. La resistenza oraria è data attualmente a 1,2300 (massimo 05/03/2017). La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
La coppia USD/JPY spinge al rialzo verso la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016). Un supporto orario giace a 113,56 (minimo 06/03/2017). Si prevede una spinta al rialzo. Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
La coppia USD/CHF sta ancora viaggiando nel canale rialzista ed è sulla buona strada per monitorare il supporto orario implicato dal limite inferiore del canale rialzista. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un consolidamento. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.