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Settore utenze energetiche ai massimi storici: è un buy?

Pubblicato 23.08.2022, 15:31
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  • Le utenze hanno registrato un nuovo massimo la scorsa settimana, mentre il mercato scendeva
  • Il settore offre una straordinaria forza relativa e bassa volatilità, ma gli investitori a lungo termine dovrebbero andarci cauti
  • Il settore è scambiato ad una valutazione alta e ad un rendimento del dividendo relativamente basso
  • Il noioso vecchio settore delle utenze energetiche va alla grande di recente. È scambiato ad un rapporto P/E molto alto. Questi trend sono emersi per gran parte del 2022, alla luce dei tassi di interesse più alti e di un mercato azionario volatile. Secondo Yardeni Research, il settore vanta un P/E di 20,7, poco meno del settore Tech al 17 agosto, in paragone.

    Rapporti P/E Forward S&P 500: utenze sopra l’S&P 500

    Fonte: Yardeni Research

    Inoltre, il tasso di crescita degli utili previsto per questa nicchia non è alto (ovviamente, date le sue stabili caratteristiche operative). I rapporti PEG risultanti, un’utile misura di valutazione che compara il multiplo degli utili con il tasso di crescita previsto degli utili, nel settore sono a livelli da capogiro.

    Rapporto PEG S&P 500: le valutazioni da capogiro delle utenze energetiche

    Fonte: FinViz

    L’Utilities ETF è schizzato ad un nuovo massimo storico la scorsa settimana. La mossa risulta ancor più impressionante per il fatto che il mercato ha registrato un calo di oltre l’1% alla scadenza delle opzioni la scorsa settimana, quindi la forza relativa era alta su XLU. Finora nel 2022, l’S&P 500 SPDR ETF Trust (ASX:SPY) ha registrato ritorni di -10,5% mentre XLU è schizzato incredibilmente del 10,2%, dividendi compresi. Dal minimo del 16 giugno dell’azionario, le utenze battono l’SPY di oltre 300 punti base.

    ETF utenze: nuovi massimi storici

    Utilities Sector ETF

    Fonte: Investing.com

    Forse gli investitori hanno preso una sbandata per quanto sono andate bene nel secondo trimestre queste compagnie, che rappresentano appena il 3% dell’indice S&P 500, secondo iShares. FactSet riporta che il settore delle utenze ha dato la seconda maggiore sorpresa positiva sugli utili (la differenza tra i profitti reali e stimati). NRG Energy (NYSE:NRG), Entergy (NYSE:ETR) e Southern Company (NYSE:SO) sono state quelle con le più grosse sorprese sugli EPS. Inoltre, il settore ha dato la più grossa sorpresa positiva sul fatturato tra tutte le 11 aree del mercato.

    Sorprese utili Q2 S&P: in cima alla lista energetici, utenze, sanitari

    Fonte: FactSet

    Un altro motivo per cui il settore ha avuto una performance superiore di recente potrebbe essere la nuova tassa dell’1% sui riacquisti di azioni. Queste società solitamente non riacquistano molte azioni. Secondo J.P. Morgan Asset Management, il settore delle utenze ha un rendimento di riacquisto azioni netto negativo. Tutti gli altri settori, escluso quello immobiliare, hanno un rendimento di riacquisto positivo. Tra gli investitori è noto l’alto rendimento del dividendo delle utenze, pari al 3,0% al 31 luglio.

    Ritorni e valutazioni per settore

    Fonte: J.P. Morgan Asset Management

    Scelgo una posizione prudente sulle utenze da qui in avanti. Come analista tecnico, rispetto certamente la forte performance assoluta e relativa delle ultime settimane (e di quest’anno). Possono esserci altri rialzi? Sì. In effetti, probabilmente ci saranno, dato che è l’unico settore a registrare massimi storici. Sul lungo termine, però, una crescita lenta potrebbe frenare i ritorni. Con un P/E ratio forward sopra 20 ed un rendimento del dividendo circa il 25% al di sotto la media su 25 anni, le utenze mi sembrano costose.

    Morale della favola

    Il settore delle utenze energetiche al momento presenta alcune caratteristiche positive. XLU presenta slancio di prezzo ed alcune industrie che potrebbero beneficiare dalle nuove leggi mirate al miglioramento della rete elettrica. Ma una valutazione alta ed un rendimento del dividendo storicamente basso mi rendono cauto sul lungo termine. Sebbene il settore appaia sicuro su un mercato volatile, meglio non rifugiarvisi a lungo.

    Nota: Mike Zaccardi non possiede nessuno degli asset menzionati in questo articolo.

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