Una discesa da 3,20 a 1,89 euro (prezzo min. ultima seduta) in soli 7 mesi; questo è il pesante bilancio del titolo bancario (in linea con tutto il comparto ormai da diversi anni).
I corsi, salvo qualche piccola falsa partenza, hanno avuto un calo ininterrotto ed ora dovranno affidarsi al successivo sostegno posizionato a quota 1,89 euro la cui violazione (in chiusura) creerebbe i presupposti per un ulteriore affondo con obiettivo minimo nei dintorni di 1,81 euro (1° target; sotto tale livello in chiusura di seduta, probabili ulteriori affondi anche fino in area 1,74 euro in prima battuta). Primi segnali positivi oltre quota 2,28 euro in chiusura.
Attendere reali segnali di forza prima di intervenire in acquisto, l’obiettivo di avere un buon dividendo può farci spesso precipitare negli acquisti. I titoli del settore bancario potrebbero cedere un ulteriore 12-14% nelle prossime settimane. Le performance dei titoli bancari degli ultimi decenni sono da brividi, in primis Banco Bpm (MI:BAMI) ed Unicredit (MI:CRDI) del principale listino di Piazza Affari.