Nel 2023 i migliori titoli del Dow sono stati Salesforce (+98,5%) e Intel (NASDAQ:INTC) (+94,7%), i grandi outperformer, mentre Chevron (-13,6%) e Walgreens (-25%) hanno registrato performance pessime, risultando i peggiori. I titoli con le migliori performance nell’indice S&P 500 sono stati guidati da Nvidia (+239%) e Meta (+194%) mentre i peggiori sono stati Enphase Energy (-50%) e FCM Corp (-48%).
E il portafoglio 60/40, che molti avevano dato per "morto" dopo il collasso del 2022, registrando il terzo anno peggiore di sempre, si è ripreso con il secondo anno migliore dal 1998, in crescita del 18% su base annua.
Ma è stato anche l'anno in cui l'S&P 500 non ha raggiunto un massimo storico nonostante il forte rialzo (+25%). Il primo anno dal 2012 senza un massimo storico.
Quindi, molti si sbagliavano riguardo al 2023. Il sentiment tra gli analisti all’inizio dell'anno era abbastanza pessimista, per l’S&P 500 sarebbe stato un anno di ribassi. Si è trattato del primo anno negativo "previsto" dal 1999, ma decisamente sbagliato, si è concluso a 4.770 punti che corrisponde al 19% in più rispetto al livello previsto.
Adesso, molti si chiedono: cosa aspettarsi per il 2024?
Secondo gli analisti, le aspettative sono ancora piuttosto conservatrici, infatt solo Yardeni Research prevede un rendimento a doppia cifra nel 2024, con target 5400 punti. Il rendimento medio tra tutti i target atteso è di circa il 2% dai livelli attuali, a 4785 punti.
Sono ancora tutti rialzisti? Non gli analisti.
Io personalmente sono più rialzista per il 2024 rispetto alle previsioni medie appena viste. Come ho scritto nella scorsa analisi, esaminando diversi dati, la tendenza resta rialzista e le nostre strategie si basano su un contesto oggettivamente positivo (LINK ANALISI -> QUI). A confermare l'analisi della scorsa volta, è il grafico molto interessante che esaminare ciò che avviene dopo guadagni annuali del +20% per l'S&P 500.
Di solito l'anno successivo, il mercato non registra performance oltre il +20% come l'anno precedente, ma finisce in positivo con una performance media del +12% (dal 1950) mentre chiusure annuali negative rappresentano circa il 20% dei casi.
Ma guardando l'AAII Sentiment Survey, che offre informazioni sui singoli investitori chiedendo loro opinioni su "dove" si dirigerà il mercato nei prossimi 6 mesi, rispetto alla primavera del 2022 in cui è accaduto qualcosa di storicamente molto rialzista, l'entusiasmo per le azioni era svanito, oggi ci troviamo a livelli molto alti di ottimismo (48,6%), livello insolitamente alto al di sopra della media storica del 37,5% per la 9 settimana consecutiva.
Spesso questi dati sono "rumorosi" e dovrebbero essere poco considerati la maggior parte delle volte. Ma nei casi estremi, come nel 2022, vale la pena prestare attenzione. Attualmente
potremo ritrovarci in quella situazione. Vale la pena prestare attenzione visto il troppo ottimismo?
Penso che non sarà un percorso "agevole" ed avremo volatilità.
Mi aspetto un ritracciamento durante l'anno anche oltre il 10% ad un certo punto, è fisiologico e di solito succede. Sarà solo rumore a breve termine, i 5000 punti saranno il prossimo target medio-lungo termine?
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore".