Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

S&P 500, opportunità per i titoli minori nel medio e lungo periodo

Pubblicato 19.07.2023, 07:56
C
-

L’economia si riprenderà, ma la tempistica è altamente incerta (B. Bernanke).
 
Inflazione dell’Europa YoY di giugno (stima 5,5% contro 6,1% di maggio) alle 11:00. Alle 14:30 è il turno dell’apertura di nuovi cantieri in USA di giugno (stima 1,45 mln di unità contro 1,63 mln di maggio).
 
Ieri i dati USA sono risultati mediamente più deboli delle aspettative: le vendite al dettaglio MoM di giugno sono cresciute dello 0,2% (stima 0,5%) facendo registrare un calo dallo 0,5% di maggio, mentre la produzione industriale di MoM giugno è diminuita dello 0,5% (stima zero) in linea con il dato maggio. Continua la pubblicazione dei risultati del 2Q23 delle principali banche USA dove, a parte Citigroup (NYSE:C), hanno tutte battuto le stime degli analisti. Contemporaneamente aumentano però anche gli NPL: le prime sei banche hanno totalizzato nel 2Q23 circa US$ 5,0 bn (quasi il doppio del 2Q22), incremento più consistente dall’inizio della pandemia.
 
Queste notizie hanno dato benzina a mercati azionari piuttosto sonnacchiosi per tutta la mattina nella convinzione che la FED possa non aumentare i tassi la prossima settimana. Non siamo di questo avviso.
 
I guadagni del mercato nella prima metà dell'anno, combinati con le persistenti incertezze sulle prospettive economiche, possono portare all'indecisione degli investitori sul da farsi e quindi alla flessione degli scambi. Mentre pensiamo che possa essere prematuro abbracciare in modo aggressivo il mercato rialzista in via di sviluppo e inseguire i titoli che hanno meglio performato dall'inizio dell'anno, riteniamo però che potrebbero anche esserci altre opportunità che meglio si adattano ai temi macroeconomici in gioco in questo momento: disinflazione, la fine dell'inasprimento della banca centrale, un rallentamento economico che potenzialmente è ancora in vista.
 
Due dei maggiori venti contrari che hanno caratterizzato i mercati nel 2022 (l'inflazione e le politiche restrittive delle banche centrali) hanno entrambe iniziato a girare favorevolmente. E’ quindi probabile che si stiano formando le basi per il prossimo mercato rialzista (non stiamo dicendo che il mercato è rialzista, ma che si stanno formando le basi).
 
Negli USA come sappiamo, fino ad ora la leadership di mercato è rimasta molto ristretta, con solo una manciata di titoli tecnologici a mega capitalizzazione che hanno rappresentato la maggior parte dei guadagni. Al di là infatti delle sette maggiori società dell’S&P 500 per capitalizzazione di mercato, i guadagni sono più modesti. Vediamo quindi un'opportunità per ribilanciare il portafoglio in modo appropriato e diversificare nei segmenti in ritardo che in questo momento hanno valutazioni in termini relativi mediamente più basse. Questi includono investimenti di tipo value, società a bassa capitalizzazione, settori ciclici e difensivi tradizionali e azioni internazionali.
 
Con il passare del tempo, riteniamo però che l'impatto dei tassi di interesse più elevati si farà sentire e la crescita potrebbe indebolirsi, esattamente come suggeriscono alcuni indicatori anticipatori. Pur rimanendo operanti alcuni ammortizzatori alla recessione, come i risparmi dovuti alla pandemia e un forte mercato del lavoro, non escludiamo un ritorno della volatilità.
 
E’ vero che storicamente quando la prima metà dell’anno è stata forte i mercati azionari hanno performato bene anche nella seconda (la storia però non si ripete mai in modo uguale), ma crediamo sia più saggio non cronometrare il mercato ma sfruttarne il potenziale di volatilità. Per questo ci sentiamo di sposare l’idea di un investimento sistematico ad intervalli regolari.
 
Con l'inflazione che continua il suo percorso discendente un anno dopo il picco e con la FED che si prepara a terminare il rialzo dei tassi, riteniamo che il picco dei rendimenti dello scorso anno possa reggere. I rendimenti sono storicamente interessanti su tutta la curva, offrendo opportunità agli investitori di generare reddito con strumenti sostanzialmente simili alla liquidità.
 
Con le obbligazioni a lungo termine che quest'anno hanno ristabilito i loro vantaggi di diversificazione rispetto alle azioni, potrebbe aprirsi l’opportunità per gli investitori di integrare le loro obbligazioni a breve termine con reddito fisso a più lunga durata (non stiamo dicendo di allungare la duration in questo momento, ma di farlo in modo opportunistico).
 
Se la crescita economica dovesse indebolirsi tanto da spingere la FED a ridurre i tassi, allora opteremmo per un allungamento della duration. Ma non siamo in questa situazione. Lo scenario vede la FED aumentare ancora i tassi a luglio e poi forse (forse) fermarsi. Siamo convinti che sia preferibile qualche decimo di punto di rendimento in meno, ma con rischi decisamente più contenuti.
 
 
 
 

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.