Il progetto "Stargate" di Donald Trump prevede investimenti per 500 miliardi di dollari nel settore dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti, coinvolgendo SoftBank, OpenAI, Oracle e un fondo arabo. Il piano, accelerato rispetto ai precedenti 100 miliardi annunciati da Biden, mira a potenziare i data center, soprattutto in Messico, e a superare di gran lunga gli investimenti della Cina. Parte dei fondi proviene dalla riallocazione di 300 miliardi destinati alla transizione energetica, causando un declino dei titoli legati alle energie rinnovabili e un forte rialzo per quelli tecnologici e legati all’intelligenza artificiale, come Nvidia.
Il mercato azionario statunitense beneficia di questa strategia, con l'S&P 500 che cerca nuovi massimi. In Europa, invece, le aspettative di crescita sono più moderate rispetto agli Stati Uniti, con un’attenzione agli stimoli fiscali e alla fine della guerra in Ucraina. Gli investitori globali si concentrano sulle large cap statunitensi, riducendo il focus sulle small cap e mantenendo aspettative ottimistiche su un "soft landing" economico. Sul piano macroeconomico, si prevede un possibile taglio dei tassi negli Stati Uniti entro l’anno, mentre l'Europa resta più cauta.
Infine, analizziamo il crescente ruolo dell’IA nella risoluzione di problemi globali, come il cancro, e il predominio statunitense nel settore tecnologico, con investimenti che si prevede continueranno a guidare i mercati finanziari globali.