Il governo francese vuole EV europei alla portata di famiglie povere
In Europa come in America Stellantis (BIT:STLAM), terzo produttore mondiale di automobili, si sta segnalando come uno dei gruppi più abili a ottenere aiuti e sussidi dai governi occidentali per rafforzare la sua produzione di auto elettriche e contrastare l’avanzata degli EV (veicoli elettrici) cinesi.
Giovedì 15 giugno Stellantis ha annunciato che a gennaio lancerà sul mercato una nuova piccola vettura full electric, la Citroen e-C3, che costerà meno di 25.000 euro. Anche se la vettura sarà prodotta in Slovacchia, il Ceo di Citroen, Thierry Koskas, punta a ottenere sussidi dal governo di Parigi. Infatti, la Francia ha in programma un sussidio per i veicoli elettrici prodotti in Europa che abbiano un'impronta di carbonio inferiore rispetto ai modelli importati, e un programma di leasing sociale in grado di offrire veicoli elettrici alle famiglie meno abbienti a circa 100 euro al mese.
Una fonte governativa di Parigi ha dichiarato a Reuters che il provvedimento per il sussidio per i veicoli elettrici dovrebbe essere presentato a ottobre per le auto che saranno consegnate nel 2024.
Autonomia di 300 km, ma la batteria verrà dalla Cina
Finora le case automobilistiche cinesi si sono concentrate su veicoli elettrici di grandi dimensioni, ma si prevede che, con l'espansione della loro presenza, porteranno in Europa modelli più piccoli e più economici. Sul mercato francese i modelli elettrici più convenienti oggi disponibili sono la Renault (EPA:RENA) Dacia Spring di produzione cinese e la Renault Twingo elettrica, che hanno prezzi rispettivamente di 21.000 euro e 25.000 euro. La Twingo cesserà la produzione a metà del 2024.
La nuova e-C3 sarà una city car più grande di questi due modelli. "Oggi non esiste un equivalente sul mercato", ha detto Koskas, aggiungendo che l'auto "potrebbe essere un buon candidato per rispondere alla richiesta del governo di fornire un leasing sociale".
Costruita sulla base dell'architettura "smart car" di Stellantis introdotta in India e in America Latina, la e-C3 avrà un'autonomia di 300 km grazie a una batteria che sarà probabilmente prodotta in Cina, e questo potrebbe rappresentare un problema ai fini di ottenere i sussidi di Stato, che nello schema allo studio a Parigi dovrebbero essere rivolti ai veicoli assemblati in Europa. La batteria rappresenta una parte sostanziale del valore di un veicolo elettrico, e Stellantis spera di ottenere un'esenzione dalle norme per poter beneficiare di una sovvenzione del governo francese.
Battute in velocità Volkswagen (ETR:VOWG) e Renault
Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha più volte agitato il rischio della possibile chiusura di impianti a causa dei costi dell'elettrificazione e della spinta a realizzare veicoli elettrici a prezzi accessibili per la classe media.
Con la e-C3 Stellantis avrebbe battuto in velocità la concorrente Volkswagen, che ha presentato a marzo il concept di un veicolo elettrico progettato per costare meno di 25.000 euro, ma ci vorranno ancora un paio di anni prima che il modello vada in produzione. Renault ha in programma di introdurre una Renault 5 completamente elettrica "made in France" l'anno prossimo, anche se l'azienda non ha ancora rivelato il prezzo.
Braccio di ferro con Trudeau per una nuova fabbrica in Canada
Anche in Canada Stellantis è impegnata in una dura contrattazione con il governo locale per ottenere più sussidi per realizzare una fabbrica di batterie per veicoli insieme al partner coreano LG Energy Solution. I lavori per costruire l’impianto a Windsor, nell’Ontario, erano già partiti, ma sono stati bloccati. La Casa automobilistica e il suo partner asiatico avevano annunciato l'impianto nel 2022, ma hanno interrotto la costruzione il mese scorso a causa di una disputa sui sussidi. Le aziende chiedono fondi pubblici pari agli incentivi previsti dall’IRA (Inflation Reduction Act), la legge statunitense che distribuisce ricche sovvenzioni a progetti per migliorare l’ambiente e il clima.
La settimana scorsa lo Stato dell'Ontario ha dichiarato che avrebbe pagato un terzo delle sovvenzioni per le aziende. L'importo complessivo sarà probabilmente superiore ai 13 miliardi di dollari canadesi (9,7 miliardi di dollari) offerti dal Canada alla Volkswagen per un progetto simile. Sebbene l'impianto Volkswagen sia più grande, la fabbrica Stellantis dovrebbe iniziare la produzione prima e beneficerebbe del fatto che l'IRA offre sussidi alla produzione che si esauriscono gradualmente a partire dal 2030 e terminano completamente nel 2033. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha confermato ai giornalisti che il governo ha avanzato una nuova proposta di sussidi a Stellantis.