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Le borse dell'Europa salgono sostenute da Materie di Base, Banche e Energetici, indice EuroStoxx 50 (ESTOXX50) +0,7%. Ftse Mib di Milano (FTSEMIB) +0,4%, Dax (DAX) +0,5%.
L'indice Stoxx delle Materie di Base sale del 2,2% e si porta sui massimi dal 2011, lo Stoxx Oil & Gas +1,9%, segna i top dal febbraio 2020, lo Stoxx delle Banche +1%, torna su livelli che non vedeva dal 2018.
Dai dati Eurostat pubblicati ieri, emerge che in novembre la produzione industriale nella zona euro è scesa rispetto ad un anno prima dell'1,5%: gli economisti si aspettavano un incremento dello 0,5%. Dietro al dato deludente, c'è soprattutto la caduta della produzione di beni strumentali.
I future di Wall Street sono piatti. Ieri il Nasdaq (NASDAQ) ha chiuso in rialzo dell’1,4%, l’S&P500 (SP500) dello 0,9%.
In dicembre, l'inflazione USA segna un incremento del 7% anno su anno, una variazione che non si vedeva dal 1982, ma perfettamente in linea con le attese.
La borsa degli Stati Uniti ha accelerato al rialzo in questi giorni quando Jerome Powell ha detto che la stretta monetaria necessaria a frenare la corsa dell’inflazione arriva in un contesto economico solido.
Nel precedente ciclo del rialzo tassi l’economia era meno robusta. Il presidente della Federal Reserve è stato convincente anche nel fornire rassicurazioni sulla capacità di intervento della banca centrale.
Titoli e strumenti caldi:
Unicredit (MI:CRDI) (UCG.MI) -1,4%, è tra i soggetti interessati all'istituto russo Otkritie Bank, di proprietà della banca centrale russa dopo il salvataggio del 2017. Unicredit è già presente in Russia. Otkritie Bank ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con 24 miliardi di dollari di impieghi e 0,7 miliardi di euro di utile netto. Il ritorno sulle attività intangibili è al 14,5%.
Telecom Italia (MI:TLIT) (TIT.MI) -0,5%. Qualche quotidiano parla di un miglioramento del prezzo dell’Opa da parte di KKR, altri invece mettono in evidenza le criticità nel percorso di riorganizzazione delle attività post cambio di proprietà. Il presidente Salvatore Rossi, ha convocato per il 21 gennaio un Cda per nominare il nuovo amministratore delegato, incarico per il quale è in pole position il direttore generale Pietro Labriola, secondo quanto riferiscono quattro fonti vicine alla situazione a Reuters.
Leonardo (MI:LDOF) (LDO.MI). L’agenzia di rating Fitch ha rivisto l'outlook sul rating Issuer Default a lungo termine a stabile da negativo, confermando l'Idr a 'BBB-'.
Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) +1,5%, ha ottenuto l’approvazione delle autorità tedesche per avviare la produzione di macchine-test presso lo stabilimento di Berlino.
Petrolio greggio: Il petrolio Brent e WTI (CL) ha chiuso in rialzo del 3,8%, oggi +1,5% a 82,4 dollari, massimo degli ultimi due mesi. La scorsa settimana, le scorte di greggio degli Stati Uniti hanno registrato un calo di 4,5 milioni di barili, il consensus si aspettava -1,8 milioni. Le riserve di benzina sono invece salite di otto milioni di barili, gli esperti stimavano +2,7 milioni.
Gas naturale: Il gas si è reso protagonista, c’è un freddo intenso negli Stati Uniti, che sta bloccando la produzione e questo sta causando il rally.
Il commento di Antonio Ferlito, analista di Ferlito Consulting: "Sicuramente una buona notizia su Unicredit, di cui mi aspetto in pochi mesi di vedere quota 16.00. Su Telecom (MI:TLIT), come più volte sostenuto, non mi aspetto che l’opa vada a buon fine.
Telecom è destinata a restare per molto tempo in un limbo compreso tra 0.40 e 0.50. Leonardo, si ha subito un miglioramento del rating, ma il titolo continua a fare fatica, e i fondamentali non sono così rosei come sembra. Non è un titolo con un potenziale particolarmente rialzista.
Su Tesla, il prezzo è sicuramente elevato. In questo momento è ideale effettuare solo operazioni di breve periodo. Incomincerò a pensare ad un acquisto di lungo periodo solo sotto quota 900.
Su Petrolio e gas, poche sorprese. Nei miei precedenti articoli avevo detto che mi aspettavo nuovi record del Petrolio in arrivo, che sono arrivati. Sul Gas, la speculazione dovuta al freddo intenso che provocando anche un blocco degli impianti di estrazione, potrà portare i prezzi a quota 5, ma una volta finita l’emergenza i prezzi ritorneranno velocemente a quota 4. E’ comunque uno strumento interessante, potrei effettuare delle operazioni di acquisto nei prossimi mesi".
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