Investire sul titolo Tesla (NASDAQ:TSLA) non vuol dire solamente puntare sulla crescita di una casa automobilistica che si identifica nell’avanguardia e nella geniale follia del suo fondatore ma anche credere in una tecnologia e in un progresso senza limiti, che nei prossimi tre anni potrebbe spingere i passeggeri a oltre 1000 km/h all’interno delle capsule del supersonico Hyperloop o a vedere realmente una Tesla elettrica nello spazio.
In linea con il carattere estroso del suo patron Elon Musk, anche il titolo quotato sulla borsa americana ha regalato finora più di un’emozione ai suoi azionisti, da sempre consapevoli che le promesse annunciate via tweet da Musk potranno essere mantenute soltanto tenendo sempre alto l’indice di fiducia degli investitori.
Non è un caso che a ogni notizia di un ritardo nella consegna delle Model 3, ad esempio, il mercato reagisca male penalizzando pesantemente il titolo a botte di -10%. Il tutto si risolve poi in genere con un rimbalzo altrettanto pronunciato nei giorni successivi e questa altalena di performance da un lato e dall’altro è ben descritta dalla volatilità storica e implicita che sul titolo Tesla viaggia stabilmente a ridosso del 60%. Numeri che stanno a indicare una variabilità delle prestazioni difficilmente gestibile se non si è predisposti al rischio.
Una soluzione alternativa all’investimento diretto sul titolo azionario è rappresentata da una "strategia in opzioni", impacchettata e quotata sul mercato secondario di Borsa Italiana nella forma di un certificato di investimento, che consente di puntare a importanti rendimenti beneficiando nel contempo di un’ampia rete di protezione dai ribassi. Il certificato, emesso e quotato da Unicredit (MI:CRDI), prende il nome commerciale di Top Bonus Doppia Barriera ed è identificato dal codice Isin DE000HV41KA9.
La strategia messa a punto srfuttando proprio l’elevata volatilità che caratterizza il titolo azionario consente di investire sull’orizzonte massimo di dicembre 2020 ( la scadenza del certificato ) sapendo che se a tale data il titolo Tesla si troverà al di sopra dei 251,49 dollari di quotazione ( oggi 276 dollari) , si riceverà un rimborso di 140 euro per ogni certificato emesso a un valore nominale di 100 euro oppure, in seconda battuta, un rimborso di 106 euro per valori azionari compresi tra 195,60 e 251,49 dollari.
Solamente nell’ipotesi che Tesla quoti al di sotto dei 195,60 dollari, perdendo quindi oltre il 30% dai valori odierni, il rimborso sarà allineato all’effettiva perfomance azionaria costringendo l’investitore a subire una perdita esattamente pari a quella che avrebbe ottenuto scegliendo di puntare direttamente sul titolo quotato a New York.
Il vantaggio di scegliere il certificato al posto dell’azione, oltre che quello ben chiaro di riuscire a ottenere un guadagno del 40% anche a fronte di un ribasso del 10% da parte di Tesla o del 6% a fronte di una discesa più pronunciata del 30%, è anche dato dal fatto che l’investimento viene effettuato in euro senza quindi tener conto della componente cambio, altrimenti da tenere in considerazione investendo sulla borsa americana, e che il costo di negoziazione è in linea di massima più contenuto trattandosi di un semplice eseguito sulla Borsa Italiana.
Infine uno sguardo ai livelli tecnici del titolo Tesla. Sul grafico giornaliero a 2 anni si nota la presenza di un ampio trading range che sta ingabbiando le quotazioni tra un massimo poco al di sotto dei 400 dollari e un minimo in area 250 dollari, coincidente quindi con la prima barriera di prezzo del Top Bonus Doppia Barriera; estendendo il grafico sull’orizzonte temporale dei 3 anni, invece, si può osservare un importante minimo realizzato nel 2016 poco al di sotto dei 180 dollari, anche in questo caso un livello che si incontra nel certificato con la seconda barriera.