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Tonfo del combustibile da riscaldamento: quanto ancora scenderà?

Pubblicato 25.10.2022, 14:02
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  • Il combustibile da riscaldamento segna -11% dalla settimana terminata il 30 settembre al 21 ottobre
  • Il tonfo ha seguito la combinazione del primo aumento delle scorte di prodotti raffinati in 4 settimane e del clima mite
  • I grafici indicano un calo a 3,39 dollari o meno se i prossimi dati sui prodotti raffinati saranno deludenti
  • I prezzi del combustibile da riscaldamento USA sono crollati dell’11% nelle ultime tre settimane, dopo il primo aumento delle scorte in quattro settimane per la materia prima.

    Al momento della scrittura, i future del combustibile da riscaldamento sul New York Mercantile Exchange mostrano un rialzo annuo di quasi il 55%. Dai prodotti raffinati non si ottiene solo combustibile da riscaldamento, ma anche gasolio e carburante per aerei.

    Il grosso del rialzo annuo del prezzo del combustibile da riscaldamento è uno strascico del clamore sulle scorte da marzo, quando i timori di una carenza della materia prima in conseguenza della guerra in Ucraina l’avevano fatta schizzare ai massimi record. 

    Heating Oil Monthly

    Grafici di SKCharting.com con i dati di Investing.com

    La realtà è che la situazione delle scorte del combustibile da riscaldamento non è arrivata a quel livello che si temeva. È una dinamica simile a quella del gas naturale, con la Russia che usa la materia prima come arma o merce di scambio con l’Occidente.

    I future del combustibile da riscaldamento hanno segnato un minimo di tre settimane di 3,52 dollari negli scambi di ieri, dopo il sorprendente aumento da 124.000 barili dei prodotti raffinati annunciato dalla US Energy Information Administration (EIA) per la settimana terminata il 14 ottobre, coinciso con temperature insolitamente miti per metà/fine ottobre.

    Gli analisti sentiti da Investing.com scommettevano su un calo delle scorte da 2,17 milioni di barili per la settimana conclusasi il 14 ottobre.

    Le ultime tre settimane consecutive di cali delle scorte di prodotti raffinati si registrano mentre i raffinatori USA approfittano dei margini di profitto alto delle esportazioni verso l’Europa, che ha bisogno di gasolio e combustibile da riscaldamento.

    Il combustibile da riscaldamento ha raggiunto un massimo storico di 5,86 dollari ad aprile.

    Il combustibile da riscaldamento rappresenta circa il 25% del rendimento di un barile di greggio, il secondo dopo benzina. I future del combustibile da riscaldamento sono scambiati in unità di 42.000 galloni (1.000 barili) e si basano sulle consegne al porto di New York.

    Sebbene i future siano crollati di oltre l’11% in 3 settimane, l’EIA ha previsto all’inizio del mese che i consumatori USA possono aspettarsi di pagare fino al 28% in più per riscaldare le proprie case nell’inverno 2022/23, rispetto al 2021/22, a causa dell’impennata dei costi del carburante e di un inverno leggermente più freddo.

    Questo malgrado la previsione dell’OPEC+ che la domanda petrolifera si indebolirà nei prossimi mesi, per i problemi economici.

    L’EIA, tuttavia, spiega che quasi metà delle famiglie USA dipende dal gas naturale per il riscaldamento, con il costo medio per il riscaldamento invernale che dovrebbe salire a 931 dollari, +28% rispetto all’anno scorso.

    Il costo medio per riscaldare una casa col gas l’inverno scorso era di 724 dollari, molto più economico rispetto ad altre fonti di calore, afferma l’EIA in una notizia riportata da Reuters.

    Secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti, il combustibile da riscaldamento sarà scambiato a 4 dollari al gallone entro la fine di questo trimestre. E si prevedono persino 4,56 dollari fra 12 mesi.

    Quindi, se l’EIA dovesse riportare un altro dato fiacco sulle scorte di prodotti raffinati questa settimana, dove potrebbero andare i prezzi del combustibile da riscaldamento?

    Heating Oil Daily

    L’azione di prezzo settimanale del combustibile da riscaldamento “resta laterale”, con un’iniziale inclinazione bearish e una mossa a ritestare la media mobile esponenziale su 50 settimane di 3,39 dollari, dice Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di SKCharting.com. E aggiunge:

    “Il recente gap down potrebbe essere seguito da ulteriori ribassi verso 3,38 dollari e alla fine una ripresa verso 3,67 e 3,77 dollari.

    “Un eventuale forte rally bullish potrebbe avvenire solo dopo una decisa rottura sopra 4,15 dollari sulla zona di resistenza orizzontale”.

    Heating Oil Weekly

    Al rialzo, il movimento laterale a breve termine è riuscito a toccare i 4,15 dollari, dice Dixit, aggiungendo che la lettura mensile dell’indice di forza relativa di 59 è stata ben al di sopra del livello neutrale, mentre la lettura stocastica di 40/39 è positiva.

    Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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