Una nuova piattaforma che punta a diventare il punto di riferimento del sistema bancario per la valutazione di tutti i beni offerti in garanzia dai clienti cerca risorse attraverso l’equity crowdfunding.
TP2 srl, una startup fintech, è all’esordio della sua campagna su extrafunding.it, portale dove conta di finanziarsi per portare avanti i suoi progetti. La società, che ha sede a Napoli, ha già realizzato una piattaforma in versione beta per la gestione dei prestiti su pegno, pegnonline.it, ormai pronta a debuttare nei prossimi mesi.
Ora, però, vuole aggiungere un altro tassello: “Il nostro nuovo prodotto accelererà i processi”, spiega a Websim Marco Limoncelli, fondatore e amministratore delegato di TP2, “oggi il mondo bancario vive di burocrazia, se snelliamo l’iter l’accesso al credito diventerà più agevole. È un miglioramento importante in un periodo come questo, nel quale le persone sono costrette a rimanere in casa. Per questo, noi abbiamo pensato a una piattaforma che sfrutti le risorse tecnologiche messe a disposizione da intelligenza artificiale, IoT e blockchain, per accelerare la valutazione degli asset a favore della banca”.
Ma in che modo TP2 rende più veloce la valutazione dei beni? Il funzionamento sarà simile a quanto messo in pista da Pegnonline. Quest’ultima, infatti, prevede lo scaricamento di un’app sul cellulare, permette di fotografare l’oggetto da dare in pegno e immediatamente l’intelligenza artificiale, sulla base delle informazioni contenute nel suo database, restituisce un valore dell’oggetto. Poi, attraverso la geolocalizzazione, restituisce il punto vendita convenzionato più vicino per fare la perizia. “Analogamente”, prosegue ancora Limoncelli, “se un’azienda possiede un capannone e domani mattina necessita di avere credito velocemente, questa può ottenere un finanziamento facendo valutare l’immobile seguendo lo stesso iter procedurale previsto per il pegno. La banca avrà la propria area di accesso all’interno della piattaforma, dove definirà il contratto di finanziamento con a garanzia l’asset”.
La campagna di equity crowdfunding parte con un obiettivo minimo di raccolta a 130 mila euro, fino a un massimo di 300 mila. La quota minima sottoscrivibile è di 250 euro. Gli investitori potranno accedere a un credito d’imposta del 50% previsto dalla normativa per chi investe in startup innovative. La TP2 nasce, ora una s.r.l., con l’obiettivo di trasformarsi in società per azioni una volta completato il capitale sociale deliberato.
“Ci piacerebbe diventare la nuova Amazon (NASDAQ:AMZN) del mercato del credito”, è l’auspicio di Limoncelli, “dove anche le banche possono iscriversi e valorizzare i propri rapporti con l’utenza, anche se a distanza di tanti chilometri”. La squadra di TP2 è composta da sette persone, professionisti che hanno nel loro passato esperienze in gruppi bancari: le risorse raccolte serviranno ad ampliarla. Il codice degli applicativi è stato sviluppato internamente dalla società ed è interamente proprietario e registrato. “Abbiamo interloquito con vari investitori, alcuni istituzionali”, aggiunge sempre Limoncelli, “e la cosa che mi rende più orgoglioso è sentirmi dire da tutti che abbiamo avuto un’idea brillante, perché non ci sono competitor e per via del difficile contesto economico al quale nostro malgrado stiamo andando incontro”.
A febbraio la piattaforma Pegnonline dovrebbe essere già in pista, mentre il citato progetto per la valutazione degli asset offerti a garanzia dei finanziamenti entrerà in beta (una fase di test prima del lancio) più o meno nello stesso periodo. In tutto questo, la società è al lavoro per stringere diverse partnership con alcune università italiane. Il primo accordo, con l’Università Luiss di Roma, è già stato sottoscritto. Sarà un serbatoio di menti fresche da cui attingere per i progetti futuri.