Dopo la giornata negativa di ieri, tutti i principali indici azionari sono in calo da inizio anno, con (udite udite) gli indici americani a performare peggio di tutti (cosa assolutamente normale se pensiamo che sono stati i migliori degli ultimi 10 e più anni, può capitare).
Abbiamo infatti assistito sia per S&P 500 che per il NASDAQ Composite a dei drawdown del 10-15%, che non si vedevano dal periodo Covid.
Preso atto che una correzione di questa entità (ricordo che statisticamente i mercati correggono una volta all’anno del 5%) è probabilmente anche salutare viste le valutazioni elevate a cui eravamo (ed in parte siamo ancora, vediamo quali sono i rischi potenziali e le cose da monitorare in questa fase delicata.
Non tutti i cali sono contenuti
Abbiamo assistito ad un aumento della volatilità e dei drawdown molto elevati sulla maggior parte dei titoli growth (pensiamo a Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB), PayPal Holdings Inc (NASDAQ:PYPL), Netflix Inc (NASDAQ:NFLX), Shopify Inc (NYSE:SHOP)) che dai massimi storici hanno subìto cali a doppia cifra.
Pensiamo che Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB) ha subito dal picco di settembre 2021 ad oggi un calo del 46% circa (e potrebbe non essere finito), PayPal Holdings Inc (NASDAQ:PYPL) dal massimo storico addirittura del 67%, eppure l’unica novità in tal senso è stata quella di avere sempre utili e fatturati in crescita, ma inferiori al “consensus”.
Questo per dire tuttavia come la diversificazione sia in queste fasi soprattutto importante, perché un conto è prendere un -10% di correzione su in indice, un altro un -60% su un singolo titolo.
Ecco perché in questo periodo il settore Growth (che tanto aveva spinto in passato) è stato più penalizzato, tra rialzi tassi, inflazione e valutazioni eccessive, la bolla si sta lentamente sgonfiando.
Un altro problema da non sottovalutare sono appunto le valutazioni. Cosa ha spinto in particolare il mercato azionario nel 2020? Le banche Centrali e le politiche fiscali che hanno inondato il mercato di liquidità.
Cosa ha spinto il mercato azionario nel 2021? La forte ripresa degli utili aziendali (vedi sotto)
Tutto questo, ha “gonfiato” enormemente le valutazioni, e quindi il calo adesso è del tutto normale perché:
- Le Banche Centrali stanno ritirando gli stimoli
- Gli utili attuali e futuri non sostengono più le valutazioni e sono previsti in calo (vedi sotto)
Il calo attuale
Non so se questa correzione sarà più o meno ampia, nei video del lunedì ne sto parlando anche a livello grafico (ed effettivamente i livelli che avevo dato sono stati confermati), ma possiamo individuare alcune similitudini con un altro periodo recente, ovvero l’ultimo trimestre 2018.
Infatti l’andamento mi ricorda molto quel periodo, come possiamo vedere dall’immagine sottostante.
Cosa successe in quella circostanza? Semplice, fu un anno molto negativo per quasi tutte le asset class (ad eccezione di Stati Uniti 10 anni, Germania 10 anni tedeschi e EUR/USD).
La correzione fu del 20% sui mercati azionari (quindi profonda ma non riuscì alla fine ad invertire il trend), e portò sicuramente a delle valutazioni migliori in seguito.
Ancora una volta, prevedere il futuro è impossibile (ci riescono solo i bugiardi) ma la storia può insegnarci a preparare i nostri portafogli in tutte le situazioni.
Alla prossima!
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