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Unicredit, il 7 arriva la trimestrale. Ma il mercato guarda già oltre

Pubblicato 30.10.2019, 09:43
CRDI
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Il 7 novembre Unicredit (MI:CRDI) toglierà il velo dai conti, ma c’è chi guarda già al nuovo piano industriale al 2023 che verrà presentato a Londra il 3 dicembre.

La società ieri ha pubblicato le stime del consensus che stima, per il terzo trimestre, un utile netto di 1,034 miliardi di euro superiore ai 875 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo un panel di 19 analisti i ricavi trimestrali sono visti in leggera flessione a 4,580 miliardi contro i 4,814 miliardi di un anno prima. L'utile per azione medio è atteso a 2,30 euro (+32%) nel 2019 e il dividendo a 0,59 euro (+120%).

Il consensus raccolto dal gruppo vede l’89% delle raccomandazioni buy (acquistare il titolo), l'11% hold (tenerlo in portafoglio) con nessun consiglio di vendita. Il target price medio è di 14,59 euro.

Al di là dei numeri, gli analisti osserveranno con attenzione la strategia industriale. Sul tavolo dell’ad Jean Pierre Mustier è aperto il dossier per la creazione di una holding tedesca che unirà tutte le partecipazioni estere. Settimana scorsa il presidente della Fondazione CariVerona, Alessandro Mazzucco, ha parlato di nuovo piano con “una manovra straordinaria che dia attenzione, visibilità, attrattività”, senza specificare se si riferisse anche a ipotesi di M&A.

In questo scenario è interessante il certificate Recovery Top Bonus con sottostante Unicredit (MI:CRDI) a codice isin LU1946391981 emesso da Societe Generale. Tra poco meno di otto mesi (il 17 giugno 2020 è la data di valutazione finale) il prodotto, che oggi quota 92 euro, verrà ritirato a 100 euro se Unicredit sarà sopra la barriera posta a 9,26 euro. Dall’emissione del certificate Unicredit ha guadagnato terreno, il titolo quota circa 11,68 euro, il 21% sopra la barriera.

Il Recovery Top Bonus permette di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate, ma a differenza di questi ultimi, presenta un prezzo di emissione inferiore a 100 euro. Nella pratica, il guadagno per l’investitore sarà un importo massimo a scadenza pari a 100 euro con un bonus potenziale dato dalla differenza tra i 100 euro e il prezzo di acquisto del prodotto (oggi circa 92,5 euro, prezzo lettera). Eventuali guadagni sono al lordo della tassazione.

In questo tipo di prodotto la barriera è attiva solo a scadenza. Pertanto, anche un ribasso del sottostante al di sotto della barriera, durante la vita del certificato, non preclude la possibilità per l’investitore di ottenere un importo pari a 100 euro se la barriera non è violata a scadenza.

Vediamo insieme come funziona il certificate. La barriera è posta a 9,26 euro, ovvero l’85% del Valore Iniziale di Unicredit (MI:CRDI) posto a 10,894 euro e circa il 79% del Valore attuale di Unicredit sui 11,68 euro, e il Valore Nominale è pari a 83,682 euro per certificato. Il prodotto dura fino a giugno 2020 e sarà sempre negoziabile sul mercato in acquisto e in vendita entro quella data grazie all’attività del market maker.

Alla scadenza, gli scenari possibili saranno due:

  • Nel caso in cui il prezzo del sottostante risulti superiore alla barriera alla data di valutazione finale del 17 giugno 2020, verrà corrisposto un importo lordo predefinito pari a 100 euro. Questo permetterà quindi di realizzare una performance positiva anche in caso di moderato ribasso del sottostante.
  • Qualora, invece, la barriera venga raggiunta o superata al ribasso alla data di valutazione finale, il rimborso finale dipenderà dal prezzo di Unicredit (MI:CRDI) alla data di valutazione finale. Il valore di rimborso del certificato è calcolato sul Valore Nominale ed è funzione della performance del sottostante rispetto al Valore Iniziale. Se ad esempio, alla data di valutazione finale Unicredit avrà perso il 30% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 83,682 euro x (100%-30%) = 58,5774 euro. Ovvero il 70% del Valore Nominale.
  • Ricordo che l’investitore è sempre esposto al rischio emittente e in caso di azzeramento del valore del sottostante si potrebbe incorrere a una perdita totale del capitale investito. Leggere sempre il kid e il prospetto informativo per conoscere tutti i rischi e i costi impliciti del prodotto.

    “Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.

    Societe Generale svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o tramite collaborati terzi, si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di Societe Generale negoziati su SeDeX e legati al sottostante di volta in volta oggetto dell’analisi contenuta nel presente articolo. Societe Generale non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti.

    L’ultima versione del Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) e la documentazione d’offerta del prodotto descritto nel presente articolo potranno essere visualizzati e scaricati rispettivamente dal sito http://kid.sgmarkets.com http:/prospectus.socgen.com, e sono altresì disponibili sul sito http://www.prodotti.societegenerale.it nonché disponibili gratuitamente su richiesta presso Societe Generale, via Olona 2 Milano”

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