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USD in rialzo dopo la Fed falco, cresce il rischio legato alla Grecia

Pubblicato 26.05.2015, 16:07

Forex News and Events

I funzionari della Fed hanno adottato toni da falco sul primo rialzo del tasso, facendo aumentare le probabilità di un restringimento graduale già da quest’anno, prospettiva sostenuta dalle ultime cifre sull’inflazione; l’IPC di fondo si è, infatti, attestato allo 0,3% m/m a fronte dello 0,2% previsto. Janet Yellen ha ribadito il suo ottimismo sull’imminente momentum della ripresa USA. Secondo la presidente della Federal Reserve, “una serie di fattori economici negativi ha rallentato la ripresa, fattori che continuano, in qualche misura, a influenzare le prospettive. Se, come mi aspetto, l’economia continuerà a migliorare, credo che già quest’anno sarà appropriato compiere il passo iniziale per alzare l’obiettivo del tasso sui fondi federali e dare avvio al processo di normalizzazione della politica monetaria”. La presidente ha però controbilanciato questi commenti, dicendo che “i venti contrari che interessano la nostra economia non sono svaniti del tutto e, prevedo che, nella seconda parte dell’anno e oltre, la crescita di occupazione e produzione sarà moderata”. Yellen ha fatto anche un commento interessante sul mercato del lavoro; ha riconosciuto che, anche se il tasso di disoccupazione “è sceso a livelli che molti economisti ritengono sostenibili nel lungo termine e non problematici per l’inflazione”, le statistiche attuali non fotografano appieno “l’entità della fiacchezza del mercato del lavoro”. Per essere classificati come disoccupate, le persone devono cercare attivamente un’occupazione, in caso contrario vengono escluse dalle statistiche. Ricordiamo che il tasso U-6 (misura che include la categoria dei disoccupati di lungo periodo e dei lavoratori a tempo parziale involontari) ha raggiunto il 10,8% ad aprile, il doppio del più noto U3 (5,4% della forza lavoro totale nello stesso mese).

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La situazione del mercato occupazionale non è quindi così positiva e i funzionari della Fed tengono in considerazione queste informazioni. Stanley Fischer ha detto che i banchieri centrali stanno ponderando il rischio di alzare i tassi d’interesse troppo presto e troppo tardi, dicendo: “Cos’è meglio? (Un aumento) precoce e graduale o tardivo e brusco? Se alziamo i tassi dallo zero sarà più difficile tornare allo zero se sorgeranno dei problemi.”

Anche se l’inflazione ha mostrato segnali di miglioramento, ciò non basterà a consentire un rialzo del tasso prima della fine dell’estate. Inoltre, la Fed non vuole alzare i tassi troppo presto e probabilmente aspetterà che l’economia USA acceleri un po’ più velocemente prima di intervenire. L’EUR/USD sta scendendo gradualmente e staziona sul supporto chiave a 1,0882.

Finalmente un default della Grecia? (di Yann Quelenn)

Nikos Voutsis, ministro degli Interni greco, ha annunciato che, se non si raggiungerà un accordo fra il paese e i creditori, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) non sarà rimborsato e quindi il mese prossimo la Grecia andrà in default. Ci sono stati nuovi colloqui per discutere sullo sblocco dei fondi richiesti, perché la Grecia deve rimborsare all’FMI un pagamento da 1,6 miliardi di euro diviso in quattro tranche. La Grecia ha chiesto ai creditori di giungere a un compromesso sui requisiti. Per la Grecia diventa più difficile pagare stipendi e pensioni.

Negli ultimi anni, alla Grecia è stato chiesto di raggiungere un surplus primario elevato e insostenibile, pari circa al 4,5% del PIL, per far scendere il quoziente debito/PIL. Per raggiungere tale obiettivo impossibile e rispettare i requisiti di maggiore austerità, la Grecia ha dovuto aumentare l’IVA e abbassare (di nuovo) le pensioni. Ovviamente, in caso di default (nello specifico su debito dovuto alla BCE), la Grecia dovrà probabilmente lasciare l’Eurozona. Prevediamo che la Grecia non rimborserà l’FMI a giugno, evento che continuerà a pesare sull’EUR/USD. Un accordo dell’ultimo minuto potrebbe fornire al paese i 7,2 miliardi di euro di aiuti restanti. Ciò significherebbe solo rinviare il problema e molto probabilmente innescherebbe disordini politici. L’unica domanda che ci poniamo è: la Grecia quando lascerà l’Eurozona?

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The Risk Today

Yann Quelenn

EURUSD L’EUR/USD ha infranto il supporto a 1,1066 (minimo 05/05/2015) e si dirige ora verso un supporto a 1,0820 (minimo 27/04/2015). Le resistenze si trovano a 1,1217 (massimo 19/05/2015) e a 1,1459 (massimo 15/05/2015 alto). In una prospettiva di lungo termine, il triangolo simmetrico dal 2010 al 2014 favorisce un’ulteriore debolezza verso la parità. Di conseguenza, riteniamo che il recente movimento laterale costituisca una pausa all’interno di un trend discendente di fondo. Supporti chiave possono essere trovati a 1,0504 (minimo 21/03/2003) e a 1,0000 (supporto psicologico). Una violazione al rialzo darebbe adito a un test della resistenza a 1,1534 (massimo di reazione 03/02/2015).

GBPUSD La coppia GBP/USD ha infranto il supporto a 1,5447 (minimo 19/05/2015) e la linea di tendenza ascendente. La coppia si avvicina ora al supporto a 1,5393 (minimo 11/05/2015). La resistenza chiave si trova a 1,5815 (massimo 14/05/2015). A più lungo termine, la struttura tecnica si presenta come un fondo di recupero il cui massimo potenziale di rialzo è dato dalla forte resistenza a 1,6189 (Entrancement Fino al 61%). L'attuale consolidamento verso l'alto suggerisce un interesse all'acquisto persistente a medio termine finché reggerà il supporto a 1,5380.

USDJPY L’USD/JPY ha infranto la resistenza chiave a 122,03 (massimo 10/03/2015) ed è ora a un livello mai visto negli ultimi 8 anni. La coppia permane rialzista, collocandosi al di sopra della MM a 200 giorni. Un supporto orario è dato a 121,45 (minimo 25/05/2015). Viene favorita una propensione rialzista a lungo termine finché reggerà il robusto supporto a 115,57 (minimo 16/12/2014). Si prevede una graduale ascesa verso la resistenza fondamentale a 124,14 (massimo 22/06/2007). Un supporto chiave si trova a 118,18 (minimo 16/02/2015).

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USDCHF L’USD/CHF ha invalidato il canale discendente di medio termine a 0,9498. Supporti giaccioni a 0,9406 (minimo 25/05/2015). La resistenza può essere data a 0,9573 (massimo 29/05/2015). A lungo termine, non vi è alcun segno che lasci intendere la fine dell’attuale ribasso. Dopo la mancata violazione oltre 0,9448, si ripristina il trend rialzista. Di conseguenza, l'attuale debolezza è vista come un movimento in controtendenza. Il supporto chiave si trova a 0,8986 (minimo 30/01/2015).

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