USD/JPYForte Trend Rialzista di Lungo Periodo, Ma Quanto Può Durare?
(Analisi Tecnica su Timeframe Weekly)
Introduzione
Il cambio USD/JPY, visto in prospettiva settimanale (Weekly), mette in luce una forte tendenza rialzista iniziata dopo i minimi del 2011–2012. La coppia è passata da valori attorno a 75–80 fino a superare 150/160 nell’ultimo anno, segnando un importante rally di lungo termine. In questa analisi approfondiremo i livelli chiave, i possibili scenari operativi e i fattori che possono influenzare il trend futuro.
1. Contesto di Lungo Termine Fase Ribassista 2007–2011
Dalla zona sopra 120 (nel 2007) fino ad arrivare a circa 75–77 nel 2011, USD/JPY ha attraversato un marcato trend discendente. Le politiche monetarie e le turbolenze finanziarie di quegli anni hanno favorito il rafforzamento dello yen (allora considerato porto sicuro).
Inversione e Super Rimbalzo (2012–2022) A partire dal 2012, con l’espansione monetaria della Bank of Japan (BoJ) e il miglioramento del contesto economico americano, USD/JPY è gradualmente risalito. Il cambio ha toccato massimi sempre più alti, arrivando a superare 150/160 nel 2022, spinto anche dai differenziali di tasso di interesse fra FED e BoJ.
Attuale Movimento (2023–2024) Dopo aver toccato area 150–160, il prezzo ha ritracciato (ritorno sui 127–130, a fine 2022/inizio 2023), per poi riprendere la tendenza rialzista, seppure in modo più oscillatorio. Il cambio si trova tuttora su valori storicamente elevati rispetto al decennio precedente.
2. Livelli Tecnici Principali (Weekly) Supporti Chiave Zona 145–146: un primo livello di supporto significativo, testato in precedenti fasi di correzione. Area 135–136: ulteriore supporto di medio-lungo termine, dove potrebbero concentrarsi acquisti in caso di ritracciamento più profondo. 127–130: area dei minimi di inizio 2023; un’eventuale discesa sotto questa fascia segnalerebbe un cambio di struttura più marcato. Resistenze Chiave 155–160: la fascia di massimi toccata di recente. Una chiusura settimanale netta oltre 160 aprirebbe spazi per ulteriori allunghi, potenzialmente verso nuovi massimi pluriennali. 165 (ipotetica proiezione): livello psicologico e, in caso di break deciso oltre 160, potrebbe diventare un target di lungo periodo.
Trend e Price Action
La struttura resta rialzista sul lungo periodo: massimi e minimi crescenti dal 2012. Tuttavia, l’area 160 rappresenta una resistenza storica e psicologica. Se il mercato dovesse faticare a superarla, potremmo assistere a un consolidamento o a ulteriori correzioni nel medio termine.
3. Scenari di Medio-Lungo Periodo Scenario Rialzista (Prosecuzione del Trend) Se USD/JPY si mantiene sopra i supporti critici (145–146 prima, 135–136 poi) e riesce a rompere la soglia 160 con convinzione, potremmo vedere un’ulteriore estensione del movimento verso 165 o perfino livelli più alti. Questo scenario sarebbe favorito da un marcato differenziale di tassi (FED più restrittiva rispetto alla BoJ) e da un contesto “risk-on” globale, in cui gli investitori continuano a privilegiare il dollaro rispetto allo yen. Scenario Ribassista (Correzione / Cambio di Struttura) Se il prezzo subisce un forte rigetto in area 155–160 e scende al di sotto di 145, si aprirebbe uno spazio per correzioni più ampie verso 135–136. Una violazione settimanale sotto 130 segnalerebbe un segnale di debolezza più strutturale, indicando la possibile fine del super trend rialzista in atto da anni. Sul piano macro, un eventuale cambio nella politica della BoJ (es. abbandono del controllo della curva dei rendimenti o tassi più alti) potrebbe rafforzare lo yen e innescare un ribasso rilevante.
4. Fattori Fondamentali da Monitorare Divergenza Monetaria FED–BoJ Il principale driver negli ultimi anni è stato il differenziale dei tassi: la BoJ ha mantenuto politiche ultracomode (tassi bassissimi), mentre la FED ha progressivamente alzato i tassi per combattere l’inflazione. Se la Bank of Japan cambiasse rotta (alzando i tassi o riducendo il QE), lo yen potrebbe rafforzarsi, invertendo la tendenza sull’USD/JPY.
Inflazione e Crescita Economica
Dati sull’inflazione USA e giapponese, report sul PIL e sulle prospettive di crescita possono condizionare significativamente i flussi valutari. Una frenata nell’economia globale potrebbe spingere investitori verso lo yen come bene rifugio, specialmente se l’economia statunitense rallentasse più del previsto.
Sentiment di Mercato
In fasi di forte “risk-on”, il dollaro tende a restare sostenuto dai tassi più alti; in condizioni “risk-off”, lo yen può recuperare terreno per via della sua storica reputazione di porto sicuro.
5. Conclusione Sul timeframe Weekly, USD/JPY mostra un trend rialzista che dura da oltre un decennio, con il cambio passato dai minimi in zona 75–80 fino a massimi sopra 150–160. Per i tori (rialzisti), il mantenimento dei supporti (145–146) e la rottura di 160 possono spingere la quotazione verso nuovi picchi (165 e oltre). Per i ribassisti, segnali di inversione arriverebbero da un break sotto 145 e, ancor più marcato, sotto 130, che potrebbero innescare una correzione significativa dopo anni di salita quasi ininterrotta. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale seguire gli sviluppi della politica monetaria (FED vs BoJ) e l’evoluzione economica globale: qualunque modifica rilevante nelle decisioni di tasso o nei flussi di capitale potrebbe innescare movimenti decisi su questa coppia valutaria.
Disclaimer Le informazioni contenute in questa analisi hanno finalità esclusivamente informative e didattiche. Non costituiscono una sollecitazione all’investimento né un consiglio personalizzato. Il mercato valutario presenta alti rischi, pertanto ogni decisione di trading deve essere valutata attentamente dall’investitore, tenendo conto dei propri obiettivi finanziari e della propensione al rischio.
Autore: LC_Analysis Trader e analista appassionato di dinamiche macro e tecniche, con focus sulle coppie valutarie e sui principali movimenti di mercato.