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3 titoli della difesa che potrebbero salire per l’aumento delle tensioni USA-Iran

Pubblicato 08.01.2020, 15:54
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Le tensioni tra Stati Uniti ed Iran hanno raggiunto nuovi picchi dopo che l’Iran ha lanciato 15 missili balistici contro le forze USA in Iraq martedì 7 gennaio.

Questo attacco contro due basi militari è avvenuto in risposta all’attacco di droni ordinato dal Presidente USA Donald Trump alla fine della scorsa settimana in Iraq che ha comportato l’uccisione del comandante iraniano Qassem Soleimani, considerato la seconda figura più importante del paese dopo il leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei.

Ancor prima della risposta dell’Iran, gli Stati Uniti stavano inviando circa 4.500 soldati, nonché navi, aerei ed altre armi nella regione.

Un’ulteriore escalation del conflitto USA-Iran probabilmente avvantaggerà i prezzi di questi tre titoli del settore della difesa:

1. Raytheon: il principale produttore di missili teleguidati

Raytheon (NYSE:RTN) è il quarto principale appaltatore militare nonché una corporazione industriale focalizzata sulla produzione di armi ed elementi elettronici militari e commerciali. Il colosso della difesa ha visto i ricavi annui del 2018 salire a 27,1 miliardi di dollari, l’87% dei quali derivante da vendite di armi e contratti per la difesa.

Con le ostilità tra Washington e Teheran che minacciano di trasformarsi in una guerra senza esclusione di colpi, ha senso tenere d’occhio questo appaltatore della difesa USA.

L’azienda con sede a Waltham, Massachusetts, è il principale produttore di missili teleguidati nonché importante produttore di sistemi missilistici per la difesa. Il catalogo di Raytheon comprende radar ed intercettatori di missili balistici, come il sistema missilistico Patriot. Produce anche un’ampia gamma di missili di precisione aria-terra, terra-aria, aria-aria e terra-terra.

Raytheon ha una capitalizzazione di mercato di 63,3 miliardi di dollari ed il titolo ha chiuso a 226,54 dollari ieri, non lontano dal recente massimo storico di 232,43 dollari del 6 gennaio.

RTN Daily Chart

Il leader della tecnologia e dell’innovazione pubblicherà il prossimo report sugli utili il 24 gennaio. Le previsioni indicano utili per azione (EPS) di 3,12 dollari sul quarto trimestre, con un balzo del 6% rispetto ai 2,93 dollari dello stesso periodo dell’anno prima. I ricavi, invece, dovrebbero schizzare dell’8% dallo stesso periodo dell’anno precedente a 7,98 miliardi di dollari.

2. Lockheed Martin: principale produttore di F-35

Lockheed Martin (NYSE:LMT), con sede a Bethesda, Maryland, è di gran lunga il maggiore appaltatore della difesa al mondo nonché principale fornitore del Pentagono. Il gigante del settore aerospaziale e della difesa ha visto i ricavi annui del 2018 schizzare a 53,8 miliardi di dollari, l’88% dei quali ricavati dalla vendita di servizi militari.

Non sorprende che Lockheed Martin sia stato inserito nella nostra lista, considerata la sua posizione come leader nella produzione globale di una vasta gamma di servizi militari come caccia, navi da combattimento, missili ipersonici e sistemi missilistici di difesa. La compagnia ha registrato 53,8 miliardi di vendite nel 2018, la maggior parte delle quali derivanti dalle attività di aeronautica e difesa.

Lockheed è noto come sviluppatore e produttore di vari aerei militari, come i caccia F-16, F-22 e F-35, di cui l’esercito USA è il principale acquirente. Il caccia F-35 è il principale fattore di crescita di Lockheed e rappresenta circa un terzo dei ricavi totali della compagnia.

Il titolo ha chiuso a 414,50 dollari ieri, vicino al massimo storico di 417,00 dollari del 6 gennaio. La compagnia ha una capitalizzazione di mercato di 116,5 miliardi di dollari.

LMT Daily Chart

Il colosso delle armi pubblicherà i risultati del quarto trimestre il 23 gennaio. Le previsioni indicano utili per azione di 5,04 dollari, mentre i ricavi dovrebbero rimbalzare del 6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima a 15,25 miliardi di dollari.

3. Northrop Grumman: importante operatore nel mercato globale dei droni

Northrop Grumman (NYSE:NOC), con sede a Hawthorne, California, è il terzo più grande produttore di armi e fornitore di servizi militari. La compagnia ha registrato 30,1 miliardi di dollari di ricavi nel 2018, l’84% dei quali da contratti per la difesa.

In quanto principale subappaltatore degli F-35 di Lockheed e produttore di droni come il Global Hawk, Northrop Grumman è ben posizionato per trarre vantaggio dall’aumento delle tensioni in Medio Oriente.

La compagnia aerospaziale possiede la partecipazione maggiore sul mercato dei droni e produce il drone stealth RQ-180, in grado di passare inosservato ai radar, nonché il Global Hawk RQ-4 da 120 milioni di dollari che può volare fino a 60.000 piedi. Inoltre, la compagnia è famosa per la sua linea di bombardieri stealth B-2 e sta guidando lo sviluppo del B-21 Raider, un bombardiere stealth a lungo raggio in grado di trasportare armi convenzionali e termonucleari.

Il titolo ha chiuso a 374,97 dollari ieri sera, poco meno del massimo storico di 383,89 dollari raggiunto il 26 settembre. Northrop Grumman ha una valutazione da 63,2 miliardi di dollari.

NOC Daily Chart

Il fornitore globale di sistemi di sicurezza pubblicherà gli utili del quarto trimestre il 30 gennaio. Le stime indicano EPS di 4,77 dollari, mentre i ricavi dovrebbero schizzare di circa l’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima ad 8,85 miliardi di dollari.

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