MILANO (Reuters) - Restano praticamente invariate in settembre le sofferenze in bilancio alle banche italiane, confermandosi sui minimi del mese precedente.
Sempre in settembre, tuttavia, si rileva nel Paese un ulteriormente rallentamento della crescita del credito bancario al settore privato, in particolare con una contrazione che si fa più accentuata per quello alle imprese.
Secondo i dati odierni contenuti nel bollettino 'Banche e moneta' di Bankitalia, a fine settembre il totale delle sofferenze lorde in capo agli istituti di credito residenti in Italia ammontava a 172,992 miliardi di euro, contro il minimo da luglio 2014 di 172,845 miliardi registrato il mese precedente.
Le sofferenze restano di fatto ferme anche a livello netto: 65,820 miliardi dal minimo da marzo 2013 segnato ad agosto a 65,643 miliardi.
Su base annua le sofferenze lorde registrano un tasso di riduzione del 6,1% in settembre rispetto al -6,6% di agosto.
Passando all'attività di credito, il tasso di espansione complessivo dei prestiti delle banche italiane al settore privato arretra allo 0,8% annuo rispetto al +1,1% di agosto. Nel dettaglio, i prestiti alle imprese sono calati dello 0,6% dopo il -0,1% di agosto, mentre quelli alle famiglie continuano ad aumentare, con un +2,6% rispetto al +2,7% del mese precedente.
Sul fronte della raccolta bancaria, in settembre la crescita dei depositi è stata del 6,2% annuo rispetto al +4,8% del mese precedente; si contrae invece ulteriormente la raccolta obbligazionaria, con un -14,0% dopo il -14,7% di agosto.