Investing.com - I future del greggio si staccano dal massimo di quasi sette settimane questo giovedì, mentre pesano i crescenti timori per l’aumento della produzione statunitense.
I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) scendono di 40 centesimi, o dello 0,6%, a 64,78 dollari al barile alle 6:35 ET (10:35 GMT). Il riferimento USA è schizzato di 1,63 dollari, o del 2,6% nella scorsa seduta.
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, vanno giù di 52 centesimi, o dello 0,8%, a 68,94 dollari al barile, dopo l’impennata del 3% di ieri.
Entrambi i riferimenti hanno segnato il massimo dal 2 febbraio in precedenza.
Ieri il prezzo del greggio è schizzato quando i dati hanno rivelato che le scorte USA sono inaspettatamente scese la scorsa settimana, con la ripresa dell’attività delle raffinerie.
Tuttavia, dal report è emerso anche che la produzione petrolifera USA è salita dello 0,3% rispetto alla settimana prima, ad un nuovo massimo storico di 10,40 milioni di barili al giorno, restando al di sopra dei livelli di produzione dell’Arabia Saudita ed avvicinandosi a quella della Russia, il principale produttore mondiale della materia prima.
Analisti e trader di recente hanno messo in guardia dall’impennata della produzione di scisto USA, che potrebbe vanificare gli sforzi dell’OPEC di mettere fine alle scorte in esubero.
Il gruppo di produttori, insieme ad altri produttori non-OPEC guidati dalla Russia, a dicembre ha infatti deciso di estendere i tagli alla produzione fino alla fine del 2018.
L’accordo per tagliare la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno è stato siglato lo scorso inverno dall’OPEC, dalla Russia e da altri nove produttori. Il patto sarebbe dovuto scadere nel marzo 2018 ed era già stato prorogato.
Intanto, i future della benzina scendono dello 0,9%, a 2,000 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento crolla dell’1,1% a 1,990 dollari al gallone.
I future del gas naturale sono pressoché invariati, con i trader in attesa dei dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della giornata tra le aspettative di un calo di 87 miliardi di piedi cubici.