STAVANGER (Reuters) - La Norvegia accelererà nella richiesta di ottenere una quota nelle risorse di petrolio e gas qualora la Russia troverà materia prima nella sua parte della frontiera nel mare di Barents, secondo quanto ha riferito il capo di Npd (Norwegian Petroleum Directorate).
Norvegia e Russia hanno raggiunto un accordo nel 2010 sul confine marittimo nel mar di Barents, che pone fine a una disputa che dura da 40 anni, e hanno anche concordato di dividersi le risorse di petrolio e gas che abbracciano quel confine.
La Russia ha consentito l'esplorazione di petrolio e gas lungo il confine, incluso l'Artico dove già sono stati conferiti i diritti di esplorazione a Rosneft e a Eni (MI:ENI).
La Norvegia attualmente consente alle aziende petrolifere solo di avviare attività di esplorazione nella parte sud del mar di Barents, ma se la Russia farà scoperte nella parte Nord del mare, la Norvegia vanterà una quota.
"Diciamo che hanno iniziato a perforare vicino al confine e c'è una struttura cross-border e poi, ovviamente, la Norvegia vorrebbe accedere alla risorse che appartengono alla Norvegia", ha detto il capo di Npd, Bente Nyland, a Reuters.
"Accade la stessa cosa con il confine verso la Gran Bretagna e la Danimarca", ha aggiunto.