MILANO (Reuters) - Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim) è ai vertici della classifica dei principali operatori telefonici europei e mondiali per investimenti e margini se rapportati ai ricavi e lo scorso anno ha subito in modo contenuto l'impatto del nuovo entrante Iliad sul mercato interno.
E' quanto si legge nello studio condotto da R&S Mediobanca (MI:MDBI) sui maggiori gruppi europei e italiani di telecomunicazioni.
Lo studio contiene anche una notazione sul piano di separazione della rete fissa, che Tim ha presentato ad AgCom, che ha pubblicato nei giorni scorsi il documento sul quale è aperto il periodo di consultazione.
R&S di Mediobanca ricorda che Open Reach, divisione rete fissa di BT societarizzata lo scorso anno, ha avuto nel 2017 un margine operativo lordo del 49,2%.
R&S stima di conseguenza un margine del 49-51% per la NetCo Tim e arriva a un Mol di 1,7-1,8 miliardi, rispetto ai circa 3 miliardi della società britannica, che occupa 30.400 dipendenti contro i 20.000 stimati per la NetCo.
Tornando alla classifica, Tim è prima in Europa per margine operativo netto in termini di fatturato nel 2017, con un 18%, ben oltre il 13,4% di Orange, il 12,8% di Telefonica (MC:TEF) e il 12% di Deutsche Telekom.
Il dato è inferiore al 18,3% di China Mobile e al 19,3% di Verizon, prima nella classifica.
In termini di investimenti, Tim, nel 2017, è la prima tra i principali operatori del settore, con un 29,3% dei ricavi, prima di Deutsche Telekom (27,2%) e China Telecom (24,6%).
Si colloca invece al quarto posto come media del periodo 2015-17, con un 27,3%, preceduta solo dalle asiatiche, China Unicom, China Telecom e China Mobile, con tassi al 28-29%.
La messicana America Movil, presente in altri paesi dell'area a partire dal Brasile, e Vodafone (LON:VOD) hanno tassi rispettivamente al 25,2% e al 23,9% nel triennio.
Se si escludono gli incumbent, l'italiana Fastweb, controllata Swisscom, supera Tim in termini di investimenti industriali sul fatturato con un 32% sul 2017 e un 32,7% nel quinquennio 2013-17.
Anche in termini di produttività per addetto Tim è ai vertici in Europa con un valore aggiunto netto pro-capite a quota 130.000 euro, eguagliato solo da Telenor. La media europea è a quota 106.000 euro.
Iliad, nuovo entrante nel mercato del mobile italiano ha registrato, da giugno a settembre 2018, 2,3 milioni di nuove Sim, pari a una quota di mercato del 2,2%.
Nello stesso trimestre la quota Tim nel mobile è calata dal 31,2 al 31%, sostenuta dal marchio low cost Kena Mobile che ha raggiunto 0,7 milioni di sim a fine settembre 2018. Vodafone ha visto un calo al 29,4 dal 30%, Wind-Tre al 29,1 dal 30,4%.