Investing.com - I futures del greggio sono in calo questo venerdì, dal momento che l’aumento delle scorte statunitensi pesano sulla materia prima, mentre i mercati stanno ancora assimilando il deludente report sulla crescita economica USA.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio USA con consegna a luglio si è attestato a 103,38 dollari al barile, negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,17%.
I prezzi ieri sono saliti dello 0,84% a 103,58 dollari.
I futures del greggio troveranno supporto a 102,61 dollari al barile, il minimo di ieri e resistenza a 104,39 dollari al barile, il massimo dal 28 maggio.
I prezzi del greggio sono andati sotto pressione dopo i dati di ieri della U.S. Energy Information Administration secondo cui le scorte di greggio sono aumentate di 1,657 milioni di barili la scorsa settimana dopo il calo a 7,226 milioni di barili della settimana precedente.
Gli analisti avevano previsto che le scorte di greggio vedessero un incremento di 483.000 barili, sebbene l’aumento maggiore del previsto non abbia fatto scendere di molto i prezzi per via dei dati positivi sul carburante.
Ieri il Bureau of Economic Analysis ha dichiarato che il prodotto interno lordo si è contratto del tasso annuo dell’1,0% nel primo trimestre, contro la lettura preliminare di una crescita dello 0,1%. Le aspettative erano per una contrazione dello 0,5%. Si tratta del primo calo del PIL statunitense dal primo trimestre del 2011.
Tuttavia le perdite sono rimaste limitate per via del report del Dipartimento per il Lavoro che ha mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione negli USA è sceso di 27.000 unità per un totale di 300.000 unità, contrariamente alle attese di un calo di 9.000 unità.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a luglio è in calo dello 0,03% a 110,07 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 6,69 dollari al barile.