ATENE (Reuters) - La Grecia dovrà far ricorso alla totalità delle proprie risorse finanziarie, tenendo conto dell'intero settore pubblico, pari a due miliardi di euro, per il pagamento dei salari dei dipendenti pubblici e delle pensioni da corrispondere a fine mese.
Lo riferiscono funzionari del ministero delle Finanze. Poco dopo, tuttavia, il ministero delle Finanze ellenico ha smentito la notizia in una nota, senza fornire altri dettagli.
Intanto, il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha incontrato il presidente della Bce, Mario Draghi, che ha confermato che Francoforte vuole giungere rapidamente a una soluzione sulla vicenda greca, come riferito da una portavoce dell'ambasciata ellenica.
In assenza di un'intesa dell'ultimo minuto con i creditori internazionali, Atene non sarebbe dunque in grado di rimborsare le scadenze dovute al Fondo monetario internazionale, quasi un miliardo nella prima metà di maggio.
Sono cifre che fotografano quanto viaggi sull'orlo la posizione finanziaria del Paese, mentre il governo guidato da Alexis Tsipras cerca di persuadere i creditori internazionali - in apparenza finora piuttosto scettici - a concedere nuovo sostegno in cambio di un aggiornamento della lista delle famigerate 'riforme strutturali'.
In vista dell'Eurogruppo informale di venerdì prossimo a Riga, si terrà intanto domani pomeriggio un nuovo incontro del cosiddetto 'gruppo di Bruxelles', Commissione e Fmi, con la squadra dell'esecutivo ellenico incaricata dei negoziati.
"Sono davvero gli ultimi soldi che rimangono allo Stato" dice a Reuters un alto funzionario del ministero delle Finanze, che parla a condizione di mantenere l'anonimato.
In una conferenza stampa congiunta a Washington, il premier Matteo Renzi e il presidente Usa Barack Obama sollecitano la Grecia a rispettare gli impegni con l'Europa affinché sia possibile trovare l'intesa che salvi Atene dal default, mentre l'Europa da parte deve essere rispettosa del voto dei cittadini greci.
"Sono fiducioso ma preoccupato per la situazione in Grecia e in Europa. E' vero che non siamo nel 2011 e nemmeno nel 2008 ma dobbiamo lavorare con forza per raggiungere un accordo. E' importante rispettare il governo della Grecia e che la Grecia rispetti gli accordi presi con l'Europa ... ed è importante rispettare il voto dei cittadini greci", ha detto Renzi alla Casa Bianca a margine del bilaterale con Obama.
Il presidente Usa si è detto d'accordo con il capo del governo italiano ritenendo che Atene debba "fare le riforme, raccogliere le tasse, ridurre la burocrazia e avere pratiche più flessibili per il lavoro" così come sta facendo l'Italia con il suo programma di riforme.