Investing.com - I futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura in forte ribasso questo martedì, poiché i timori per un indebolimento economico globale causato dalla Cina hanno messo in guardia i traders e ridotto la propensione al rischio.
Negli scambi della mattinata newyorkese, i futures Dow blue chip crollano di 362 punti, o del 2,19%, i futures S&P 500 scendono di 44 punti, o del 2,22%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano un crollo di 100 punti, o del 2,34%.
I titoli azionari asiatici sono crollati questo martedì, con l’indice Nikkei in Giappone che crolla del 3,9% e l’indice Shanghai Composite giù dell’1,3% per via della riduzione della propensione al rischio seguita alla pubblicazione di un paio di report sul settore manifatturiero cinese che hanno indicato che la seconda economia mondiale sta perdendo lo slancio.
L’indice finale dei direttori acquisti di Caixin/Markit per il settore manifatturiero per il mese di agosto è risultato pari a 47,3 il minimo dal marzo del 2009.
Intanto, l’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è sceso a 49,7 il mese scorso da 50,0 di luglio, il minimo dall’agosto del 2012. Una lettura inferiore a 50,0 indica una contrazione del settore industriale.
In Europa, il tedesco DAX ed il francese CAC 40 sono crollati di oltre il 2,5% dopo i dati cinesi deludenti che hanno scatenato i timori per le prospettive di crescita economica globale.
I crolli sui mercati finanziari sono seguiti alla decisione della Cina di svalutare lo yuan l’11 agosto, decisione che ha scatenato un selloff dei titoli azionari, delle materie prime e degli investimenti dei mercati emergenti.
Nel corso della seduta, l’attenzione dei traders sarà rivolta al report dell’U.S. Institute of Supply Management sull’attività manifatturiera statunitense per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia. Il report è atteso alle 10:00 ET.
Gli investitori attendono inoltre il report di venerdì sull’occupazione USA per il mese di agosto per avere maggiori informazioni su un eventuale aumento dei tassi di interesse a breve termine.
Negli ultimi mesi, la tempistica dell’aumento dei tassi da parte della Fed è stata costantemente sotto i riflettori.
Intanto, i futures del greggio crollano questo martedì, mentre i traders escono dal mercato per bloccare i profitti dopo l’impennata di quasi 10 dollari al barile registrata nelle ultime tre sedute, la maggiore mai registrata dal 1990.