Investing.com - Il dollaro resta vicino al massimo degli ultimi 12 anni contro le altre principali valute questo venerdì, il crescente ottimismo per la forza della ripresa economica statunitense continua a supportare il biglietto verde mentre gli investitori attendono il report sull’occupazione USA previsto nel corso della giornata.
Il dollaro resta supportato dai dati di ieri sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, dati che hanno indicato che la ripresa del mercato del lavoro è in corso.
Il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono scese di 4.000 unità a 294.000 la scorsa settimana, poco al di sopra della lettura prevista di 290.000 unità. Gli ottimi dati hanno riacceso le speranze per la ripresa economica statunitense ed hanno alimentato le aspettative che i dati governativi sull’occupazione non agricola previsti per oggi siano positivi.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,17% a 92,39, non lontano dal massimo degli ultimi 12 anni di 92,76 segnato ieri.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,11% a 1,1805, ma resta vicino al minimo degli ultimi nove anni di 1,1753 toccato ieri.
La moneta unica è rimasta sotto pressione per via dei dati di mercoledì che hanno mostrato una riduzione del tasso annuo di inflazione nella zona euro pari allo 0,2% a dicembre, giù dallo 0,3% di novembre. Il tasso annuo di inflazione è sceso per la prima volta dall’ottobre 2009.
La flessione dell’indice dei prezzi al consumo ha alimentato le speranze che la BCE possa introdurre nuove misure di allentamento monetario in occasione del vertice del 22 gennaio.
Questa mattina, i dati hanno mostrato che la produzione industriale francese ha subito un calo dello 0,3% a novembre, contro le aspettative di un incremento dello 0,3%. Il dato di ottobre è stato rivisto ad un calo dello 0,7% dopo la riduzione inizialmente stimata dello 0,8%.
La sterlina si stacca dal minimo degli ultimi 18 mesi di 1,5032, con il cambio GBP/USD su dello 0,28% a 1,5130.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico stamane ha riportato che la produzione del settore manifatturiero è salita dello 0,7% a novembre, superando le aspettative di un aumento dello 0,3% e dopo il calo dello 0,7% il mese precedente.
La produzione industriale britannica, invece, è scesa dello 0,1% a novembre, secondo i dati di stamane, contro le previsioni di un aumento dello 0,2%. Il dato di ottobre è stato rivisto ad un calo dello 0,3% da una riduzione precedentemente stimata dello 0,1%.
In un secondo report si legge che il deficit commerciale del Regno Unito si è ridotto a 8,85 miliardi di sterline a novembre dai 9,84 miliardi di sterline di ottobre, dato rivisto da una stima precedente di 9,62 miliardi di sterline. Gli analisti avevano previsto che il deficit commerciale si riducesse a 9,40 miliardi di sterline a novembre.
Il dollaro scende contro lo yen, con il cambio USD/JPY giù dello 0,24% a 119,35, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,11% a 1,0174.
Il dollaro australiano, neozelandese e canadese sono in calo, oscillando ancora vicino ai minimi pluriannuali. Il cambio AUD/USD è stabile a 0,8118, la coppia NZD/USD scende dello 0,21% a 0,7807 e il cambio USD/CAD sale dello 0,14% a 1,1847.
L’Ufficio di statistica australiano ha riportato che le vendite al dettaglio sono salite dello 0,1% a novembre, deludendo le aspettative di un incremento dello 0,2%, dopo la crescita dello 0,4% ad ottobre.