MILANO (Reuters) - Un consorzio di private equity sta trattando l'ingresso nel capitale, con una quota significativa, della Banca Popolare di Vicenza, ma ci sono divergenze importanti sulla valutazione della banca e al momento la situazione è di stallo.
E' quanto riferisce una fonte vicina ai negoziati.
Quaestio Sgr, che gestisce il fondo Atlante (a cui fa capo oltre il 99% del capitale della banca veneta), sta negoziando con Centerbridge, Warburg Pincus, Baupost e Atlas, riuniti in una cordata "aperta" ad altri soggetti.
Non è stato possibile avere un commento immediato dai fondi. Quaestio non commenta.
Al momento, però, le trattative sono in stallo, dato che i fondi non sono disposti a pagare lo stesso multiplo sborsato da Atlante e quest'ultimo non può permettersi di registrare una minusvalenza sul suo primo investimento.
"Si sta ragionando su come superare gli ostacoli", dice la fonte. "Di sicuro l'esito non sarà la pura acquisizione di una partecipazione, ma una soluzione articolata".
Sul piatto, insomma, data la natura 'istituzionale' di Atlante, potrebbero finire altre partite, in particolare quelle legate agli Npl, o attività e asset della stessa Vicenza.
I tempi del negoziato, conclude la fonte, "sono stretti", anche perché il dossier Popolare Vicenza s'intreccia con l'iter di quotazione di Veneto Banca, che potrebbe concludersi con un intervento massiccio nel capitale da parte di Atlante.
(Massimo Gaia)