di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - È partita la lunga campagna elettorale per le comunali di Roma e già ai nastri di partenza c'è una sorpresa per il quadro politico italiano: il Movimento 5 stelle parte con i favori del pronostico.
Gli ultimi sondaggi fatti la scorsa estate danno il movimento di Beppe Grillo avanti fra quattro e sei punti sul Pd di Matteo Renzi. Lo spettacolo andato in scena ieri, con il lungo braccio di ferro tra la segreteria del Pd e il suo sindaco Ignazio Marino per convincerlo a dimettersi, non ha certo favorito il rilancio. È stato piuttosto la conclusione di una rappresentazione deludente.
Renzi, per la prima volta in forte difficoltà da quando ha assunto prima la segreteria del partito e poi la guida del governo, deve dimostrare di saper invertire questo trend.
L'atto d'avvio sarà la scelta del candidato da mettere in campo per le prossime comunali: un derby che già si gioca fra un personaggio interno al partito ed uno esterno. Il premier dovrà trovare una figura capace di ostacolare l'ondata grillina, schieramento per il quale la scelta sarà almeno in partenza più facile: l'identikit è quello di un outsider fedele all'immagine del movimento ma sufficientemente rassicurante come capacità di governo, viste le dimensioni e la complessità della città.
Il centrodestra parte in terza posizione e pure diviso: una posizione ancora più difficile. Ma il vero scontro è tra Renzi e Grillo: il primo confronto diretto.