Investing.com - Il dollaro è in calo contro lo yen questo venerdì, dal momento che la richiesta del biglietto verde è rimasta sotto pressione alla vendita tra le crescenti aspettative che la Federal Reserve tenga a freno la riduzione del suo programma di stimolo fino all’anno nuovo.
Il cambio USD/JPY ha toccato 96,95 negli scambi europei del mattino, il minimo dal 9 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 97,05, in calo dello 0,23%.
Supporto a 96,57, il minimo del 7 ottobre e resistenza a 97,64, il massimo del 9 ottobre.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati deludenti sull’occupazione statunitense che hanno rafforzato le speranze che la Fed possa rinviare la riduzione del suo programma di stimolo fino all’anno nuovo, tra i timori per l’impatto dei 16 giorni di stallo del governo USA sulla ripresa economica.
I dati del Dipartimento per il Lavoro pubblicati ieri hanno rivelato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 12.000 unità la scorsa settimana a un dato destagionalizzato di 350.000. Gli analisti avevano previsto per la scorsa settimana un calo delle richieste di sussidio di disoccupazione di 22.000 unità a 340.000.
Il report è giunto dopo i dati dell’inizio della settimana che avevano mostrato una crescita occupazionale USA rallentata a settembre.
In Giappone, i dati ufficiali mostrano che l’indice dei prezzi al consumo core di Tokio, che esclude gli alimenti freschi, è salito di un tasso annuo dello 0,3% ad ottobre, in linea con le aspettative, dopo la crescita dello 0,2% il mese precedente.
Lo yen è in salita contro l’euro con EUR/JPY in calo dello 0,17%, a 134,03.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli nonché i dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.
Il cambio USD/JPY ha toccato 96,95 negli scambi europei del mattino, il minimo dal 9 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 97,05, in calo dello 0,23%.
Supporto a 96,57, il minimo del 7 ottobre e resistenza a 97,64, il massimo del 9 ottobre.
Il dollaro è rimasto sotto pressione in seguito ai dati deludenti sull’occupazione statunitense che hanno rafforzato le speranze che la Fed possa rinviare la riduzione del suo programma di stimolo fino all’anno nuovo, tra i timori per l’impatto dei 16 giorni di stallo del governo USA sulla ripresa economica.
I dati del Dipartimento per il Lavoro pubblicati ieri hanno rivelato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione è sceso di 12.000 unità la scorsa settimana a un dato destagionalizzato di 350.000. Gli analisti avevano previsto per la scorsa settimana un calo delle richieste di sussidio di disoccupazione di 22.000 unità a 340.000.
Il report è giunto dopo i dati dell’inizio della settimana che avevano mostrato una crescita occupazionale USA rallentata a settembre.
In Giappone, i dati ufficiali mostrano che l’indice dei prezzi al consumo core di Tokio, che esclude gli alimenti freschi, è salito di un tasso annuo dello 0,3% ad ottobre, in linea con le aspettative, dopo la crescita dello 0,2% il mese precedente.
Lo yen è in salita contro l’euro con EUR/JPY in calo dello 0,17%, a 134,03.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli nonché i dati rivisti dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.