MILANO (Reuters) - Chiusura all'insegna della parità per il secondario italiano, in una seduta relativamente volatile che ha visto reazioni contraddittorie al dato sul Pil italiano, che ha sancito l'ingresso dell'Italia in recessione tecnica.
** Dopo una momentanea debolezza sulla scia della pubblicazione del dato, il mercato ha prima ha ripreso la via del rialzo, per poi sostanzialmente azzerarlo in chiusura di una seduta in cui il derivato sul decennale di riferimento ha toccato i massimi di contratto a 129,81 e il Bot a un anno
** L'irripidimento della curva, a riflesso della migliore performance della parte breve, risulta evidente se si confrontano i differenziali interni di oggi rispetto a quelli di tre mesi fa: lo scorso 31 ottobre il tratto 10/2 chiudeva il mese a 210 punti base, mentre il tratto 30/10 a 54 punti base, contro rispettivamente 231 punti base e 89 punti base di oggi.
** Un trader ha spiegato le oscillazioni del mercato di oggi nella fase post dato col fatto che il calo viene visto come un'occasione di acquisto e che la fame di rendimento, e quindi di carta italiana, è ancora molto forte.
** Il trader ha spiegato che la pubblicazione di dati non buoni dà luogo a una doppia chiave di lettura, e in questo periodo sembra prevalere quella favorevole al mercato, come l'attesa che la Bce allontani i tempi di un restringimento della politica monetaria.