Torna il sereno tra Washington e Parigi dopo l'accordo sulla web tax trovato al G7 di Biarritz tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo francese Emmanuel Macron. Dopo le scintille provocate dalla minaccia della Casa Bianca di applicare una tassa all'importazione di vino francese, nel caso Parigi e il ministro dell'Economia Bruno Le Maire avessero confermato la linea dura contro i colossi del web , entrambi hanno fatto un passo indietro individuando una via d'uscita capace di riportare il tema all'ordine del giorno dell'agenda internazionale.
"Abbiamo raggiunto un accordo per risolvere i problemi sul tavolo - ha detto Macron - Il giorno in cui verranno applicate le nuove norme internazionali la Francia abbandonerà qualsiasi progetto di tassazione autonoma - è quello che avevamo intenzione di fare comunque. E l'intero ammontare delle tasse pagate in Francia sarà dedotto da quelle internazinali".
Il clima in conferenza stampa è disteso, Trump si concede una battuta conclusiva che provoca l'ilarità generale: "Adesso posso confessarlo - ha detto - la First Lady adora il vino francese!".
Merito, anche, della fuga in avanti della Francia che da sola aveva deciso di far pagare una tassa del 3% ai grandi del web, se dopo mesi di stallo la comunità internazionale dovrà riprendere in mano il dossier e trovare la quadra.