Non è una class action ma resterà comunque un processo storico quello a Volkswagen (DE:VOWG). Circa 500 mila proprietari di veicoli infatti hanno intentato causa alla casa automobilsitica per chiedere un risarcimento per lo scandalo sulle emissioni dei motori diesel.
Lunedì, nell'alta corte regionale di Brunswick è iniziato l'iter giudiziario, con le audizioni dei reclamanti.
Oliver Steib, è uno dei 500.000 reclamant: "Penso sia un'ottima cosa che si abbia questo processo cui io sto partecipando. Credo che la società non possa lasciar pereder quanto è accaduto in Volkswagen".
Volkswagen ha respinto finora la richiesta di dare seguito a una class action, ecco perché come spiega l'avvocato della casa automobilistica, Martina de Lind van Wijngaarden:
"Ancora oggi i mezzi vengono usati, per questo penso che non ci sia un danno reale e per questo pensiamo non si debba dare seguito in giudizio".
La corte è chiamata a stabilire se Volkswagen è all'origine di un danno collettivo, se la risposta sarà positiva spetterà al singolo chiedere il risarcimento.
Il Dieselgate è già costato a Volkswagen 27 miliardi in revisioni, multe e forniture.
Nel 2015 quando lo scandalo è scoppiato, circolavano circa 2,5 milioni di auto in Germania, il 99% è stato dotato di un software aggiornato.