Investing.com - Il prezzo del greggio è crollato al minimo di oltre tre mesi venerdì, dal momento che hanno pesato i timori per un eccesso di scorte ed il dollaro forte.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a settembre ha toccato il minimo intraday di 50,50 dollari al barile, un livello che non si registrava dal 10 aprile, prima di chiudere a 51,21 dollari al barile, in calo di 3 centesimi, o dello 0,06%.
Sulla settimana, i futures del greggio scambiati sulla borsa di New York sono crollati di 1,26 dollari, o del 3,51%, il quinto calo settimanale consecutivo, per via dei timori per l’aumento della produzione di greggio negli Stati Uniti.
Il prezzo del greggio Nymex si è staccato dal minimo della seduta dopo che l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI) ha dichiarato venerdì che il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è sceso di sette unità a 638 la scorsa settimana, dopo due settimane di aumento.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,3% a 98,09 alla chiusura di venerdì, il massimo dal 23 aprile.
Il biglietto verde ha subito un’impennata dopo i dati sull’inflazione USA e sul settore immobiliare che hanno alimentato le aspettative di vedere un aumento dei tassi di interesse questo autunno.
I contratti dei futures dei greggio valutati in dollari tendono a scendere in concomitanza all’aumento del dollaro, dal momento che il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna a settembre è salito di 18 centesimi, o dello 0,32%, per poi chiudere a 57,10 dollari al barile, dopo aver toccato il minimo della seduta di 56,40 dollari, il minimo dall’8 luglio.
Sulla settimana, i futures del Brent scambiati sulla borsa di Londra sono crollati di 1,49 dollari, o del 3,22%, il terzo calo settimanale consecutivo, in un clima di apprensione per la ripresa delle esportazioni iraniane, che potrebbero accentuare l’eccesso di scorte globali.
L’Iran e sei potenze mondiali hanno raggiunto l’attesissimo accordo sul nucleare all’inizio della settimana, accordo che prevede la cancellazione delle sanzioni imposte a Tehran in cambio del ridimensionamento del programma nucleare del paese.
L’Iran sarebbe pronto ad esportare 30 milioni di barili di greggio. Tuttavia, gli analisti prevedono che passeranno molti mesi prima di registrare un’impennata delle esportazioni di greggio iraniano.
La produzione di greggio globale supera di gran lunga la domanda dopo l’improvviso aumento della produzione di petrolio di scisto negli USA e dopo la decisione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio di non tagliare la produzione lo scorso anno.
Intanto, lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli WTI si è attestato a 5,89 dollari al barile alla chiusura di venerdì, contro i 6,26 dollari della settimana precedente.
Nella settimana alle porte, i riflettori saranno puntati sui dati USA sulle vendite di case e sulle richieste di sussidio di disoccupazione che forniranno maggiori indicazioni sulla forza dell’economia e sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse.
I traders attendono inoltre i dati sull’attività del settore manifatturiero in Cina, nella zona euro e negli USA.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati. La guida salta lunedì dal momento che non sono previsti dati di rilievo in questo giorno.
Martedì 21 luglio
L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, pubblicherà il report settimanale sulle scorte di greggio.
Mercoledì 22 luglio
Gli USA pubblicheranno i dati del settore privato sulle vendite di case esistenti ed il report governativo sulle scorte di greggio.
Giovedì 23 luglio
Gli Stati Uniti pubblicheranno il report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 24 luglio
La Cina pubblicherà la lettura preliminare dell’indice manifatturiero HSBC.
La zona euro rilascerà i dati sull’attività del settore privato.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i report sull’attività del settore manifatturiero e sulle vendite di case nuove.