Unisciti ai +750k nuovi investitori che ogni mese copiano le azioni dai portafogli dei miliardariRegistrati gratis

Futures del Greggio - previsione settimanale: 23 - 27 marzo

Pubblicato 22.03.2015, 13:23
© Reuters.  I futures del greggio salgono grazie ad un dollaro più debole
EUR/USD
-
HSBA
-
BKR
-
DX
-
LCO
-
CL
-

Investing.com - I futures del greggio sono saliti lo scorso venerdì, per via di un dollaro più debole che ha sostenuto le materie prime espresse in dollari.

Venerdì, sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a maggio ha visto un’impennata del 2,28%, o di 1,04 dollari, chiudendo la settimana a 46,57 dollari al barile. Il contratto di aprile, scaduto alla chiusura di venerdì, ha segnato un aumento del 4%, o di 1,76 dollari, a 45,72 dollari al barile.

I futures scambiati sulla borsa di New York sono saliti di 1,73 dollari, o del 3,71% sulla settimana, segnando il maggiore aumento settimanale delle ultime cinque settimane.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, ha visto un calo dell’1,4% venerdì, a 98,05, staccandosi dal massimo di 12 anni di 100,78 toccato il 13 marzo.

Il dollaro è sceso dopo che la Federal Reserve ha la ha tagliato le previsioni di crescita e di inflazione nel corso della settimana, ed ha dichiarato che i tassi di interesse potrebbero essere alzati ad un tasso più lento di quanto inizialmente previsto; le dichiarazioni hanno spinto gli investitori a ridimensionare le aspettative in merito.

I contratti dei futures del petrolio tendono a salire quando scende il dollaro, poiché questo rende le materie prime espresse in dollari più economiche per i titolari delle altre valute.

Il greggio è stato ulteriormente sostenuto dal gruppo di ricerche Baker Hughes secondo cui il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti è diminuito di 41 unità la scorsa settimana, a 825, segnando quindicesimo calo settimanale consecutivo ed il minore calo dal marzo 2011.

I traders hanno seguito da vicino la riduzione degli impianti di trivellazione negli ultimi mesi per cercare di capire se possa contribuire a ridurre l’eccesso di greggio sul mercato.

Tuttavia le scorte totali di greggio USA ammontano a 485,5 milioni di barili, il massimo in quasi 80 anni, indicando che i prezzi in calo non hanno ancora influenzato la produzione.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a maggio venerdì è salito di 89 centesimi o dell’1,64%, a 55,32 dollari al barile.

Sulla settimana Il contratto Brent è salito di 66 centesimi, o dello 0,56%, segnando il terzo aumento settimanale consecutivo.

Nelle ultime settimane il prezzo del greggio ha visto una certa stabilità, dopo il brusco crollo degli ultimi sette mesi in cui ha perso il 60%, crollo dovuto alla decisione dell’OPEC di non tagliare la produzione, mentre negli Stati Uniti si è registrata la produzione più alta degli ultimi tre decenni, causando un eccesso delle scorte globali.

Lo spread tra il Brent ed il WTI è rimasto a 8,75 dollari al barile alla chiusura di venerdì, contro la chiusura a 9,83 dollari del venerdì precedente.

L’euro è salito sopra il livello di 1,08 dollari contro il biglietto verde, supportato dalle speranze che la Grecia riesca ad assicurarsi i fondi internazionali necessari ad evitare la bancarotta.

La Cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato venerdì che gli aiuti alla Grecia potranno partire se il piano di riforme del paese verrà approvato dai creditori internazionali.

Nella settimana alle porte gli investitori attenderanno per martedì il report sull’inflazione negli USA, dopo che la Presidente della Fed Janet Yellen ha avvisato che il dollaro più forte sta pesando sui prezzi al consumo.

I traders del petrolio continueranno a seguire gli sviluppi sui negoziati tra Iran e le altre potenze mondiali sul programma nucleare di Tehran; i riflettori saranno inoltre puntati sugli scontri in Libia.

In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.

Lunedì 23 marzo

Gli USA pubblicheranno un report sulle vendite di case esistenti.

Martedì 24 marzo

La Cina rilascerà l’indice preliminare HSBC (LONDON:HSBA) sul settore manifatturiero.

La zona euro produrrà i dati sull’attività del settore privato, mentre Germania e Francia rilasceranno altri report singolarmente.

Gli USA rilasceranno i dati sull’inflazione al consumo e sulle vendite di case nuove, mentre l’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte di petrolio.

Mercoledì 25 marzo

Nella zona euro sarà pubblicato il report dell’Ifo sul clima di fiducia delle imprese tedesche.

Negli USA sono attesi i dati sugli ordinativi di beni durevoli. Il paese rilascerà inoltre i dati sulle scorte di greggio.

Giovedì 26 marzo

Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.

Venerdì 27 marzo

Gli USA chiuderanno la settimana con i dati definitivi sulla crescita del quarto trimestre, unitamente al report dell’Università del Michigan sulla fiducia dei consumatori.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.