Investing.com - I futures del greggio sono misti negli scambi instabili di questo martedì, la chiusura di una raffineria pesa sul prezzo del West Texas Intermediate, mentre il Brent sale sulla scia dell’impennata sui mercati azionari globali.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad ottobre crolla di 1,23 dollari, o del 2,67% a 44,80 dollari al barile negli scambi della mattinata statunitense. I mercati USA ieri sono rimasti chiusi per la festività del Labor Day.
Sul prezzo del greggio USA pesa la chiusura della raffineria di Baton Rouge, in Louisiana, la divisione più grande della Exxon Mobil (NYSE:XOM), con una produzione di 502.500 barili al giorno.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad ottobre schizza di 57 centesimi, o dell’1,21%, a 48,21 dollari al barile.
Il sentimento dei mercati è stato incoraggiato dall’impennata registrata sui mercati azionari globali, nonostante i dati commerciali deludenti cinesi che hanno causato un’ondata di volatilità sui mercati asiatici.
Il surplus commerciale cinese è salito a 60,2 miliardi di dollari il mese scorso dai 43,0 miliardi di luglio, contro le stime di un surplus pari a 48,2 miliardi di dollari.
Le esportazioni in Cina sono scese del 5,5% rispetto all’anno precedente, superando le aspettative di una riduzione del 6,0%, mentre le importazioni sono crollate del 13,8%, molto più dell’8,2% previsto.
I dati deludenti hanno alimentato le aspettative verso un nuovo allentamento della politica monetaria da parte della banca centrale cinese nei prossimi mesi.
I mercati azionari cinesi hanno registrato anche oggi delle forti oscillazioni. L’indice Shanghai Composite è schizzato di oltre il 4,5% nell’ultima ora di scambi, recuperando le perdite della seduta e chiudendo con un’impennata del 3%.
Negli ultimi mesi la volatilità sui mercati azionari cinesi è stata al centro dell’attenzione dei mercati globali, tra i timori che la seconda economia mondiale si stia indebolendo più del previsto.
Il sentimento positivo ha toccato anche i mercati europei, con il tedesco DAX, il francese CAC 40 ed il londinese FTSE 100 che segnano tutti un’impennata di quasi il 2%.
Negli Stati Uniti, Wall Street apre in forte rialzo di , con l’indice Dow su di oltre 250 punti, con i traders che riprendono le loro posizioni dopo il weekend del Labor Day.