Investing.com - I futures del greggio sono vicini al massimo di 5 mesi durante gli scambi della mattinata europea di questo giovedì, dal momento che i prezzi continuano ad essere supportati dai dati di ieri sulle scorte.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a gennaio sono scambiati a 97,46 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Il contratto di gennaio ieri è salito dell’1,21% a 97,20 dollari al barile.
I futures del greggio troveranno supporto a 96,31 dollari al barile, il minimo di ieri e resistenza a 98,52 dollari al barile, il massimo dal 21 ottobre.
La U.S. Energy Information Administration nel report settimanale ieri ha dichiarato che le scorte USA di greggio sono diminuite di 5,6 milioni di barili nella settimana conclusasi il 29 novembre, rispetto al previsto calo di 500.000 barili.
Il totale delle scorte USA di greggio ha segnato i 385,8 milioni di barili.
Il report ha mostrato inoltre che il totale delle scorte di carburante per veicoli è aumentato di 1,8 milioni di barili, rispetto al previsto aumento di 1,5 milioni di barili.
Nelle ultime settimane, sono cresciuti i timori dei traders per l’aumento delle scorte statunitensi e della produzione.
Gli investitori attendono inoltre il rilascio domani dell’importante report occupazionale USA, tra una lunga serie di dati positivi nel corso della settimana e le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare presto a ridimensionare il suo programma di acquisti mensili.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ieri ha deciso di mantenere invariato l’obiettivo di produzione a 30 milioni di barili al giorno per la prima metà del 2014.
Inoltre, il Ministro del Petrolio iraniano Bijan Zanganeh ha dichiarato che l’Iran riprenderà la produzione quando verranno eliminate le sanzioni, in seguito ad un accordo provvisorio.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures Brent del greggio con consegna a gennaio sono in calo dello 0,03% a 111,86 dollari al barile, con lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA a 14,4 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a gennaio sono scambiati a 97,46 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,27%.
Il contratto di gennaio ieri è salito dell’1,21% a 97,20 dollari al barile.
I futures del greggio troveranno supporto a 96,31 dollari al barile, il minimo di ieri e resistenza a 98,52 dollari al barile, il massimo dal 21 ottobre.
La U.S. Energy Information Administration nel report settimanale ieri ha dichiarato che le scorte USA di greggio sono diminuite di 5,6 milioni di barili nella settimana conclusasi il 29 novembre, rispetto al previsto calo di 500.000 barili.
Il totale delle scorte USA di greggio ha segnato i 385,8 milioni di barili.
Il report ha mostrato inoltre che il totale delle scorte di carburante per veicoli è aumentato di 1,8 milioni di barili, rispetto al previsto aumento di 1,5 milioni di barili.
Nelle ultime settimane, sono cresciuti i timori dei traders per l’aumento delle scorte statunitensi e della produzione.
Gli investitori attendono inoltre il rilascio domani dell’importante report occupazionale USA, tra una lunga serie di dati positivi nel corso della settimana e le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare presto a ridimensionare il suo programma di acquisti mensili.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) ieri ha deciso di mantenere invariato l’obiettivo di produzione a 30 milioni di barili al giorno per la prima metà del 2014.
Inoltre, il Ministro del Petrolio iraniano Bijan Zanganeh ha dichiarato che l’Iran riprenderà la produzione quando verranno eliminate le sanzioni, in seguito ad un accordo provvisorio.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, i futures Brent del greggio con consegna a gennaio sono in calo dello 0,03% a 111,86 dollari al barile, con lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA a 14,4 dollari al barile.