Investing.com - I futures dell’oro sono in leggero calo stamane, nella prima mattinata europea, seguendo l’andamento delle valute; il calo della domanda in Asia ha pesato sul metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna a giugno a 1.667,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,27%.
Precedentemente i prezzi erano scesi dello 0,3% a 1.667,05 dollari l’oncia troy, il minimo della sessione.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.627,75 dollari l’oncia troy, il minimo dal 22 marzo e resistenza a 1.699,55, il massimo del 27 marzo.
I prezzi dell’oro sono saliti nella sessione, gli investitori si sono staccati dal dollaro dirigendosi verso beni più rischiosi, dopo aver accolto i dati positivi proveniente dalla Cina.
I dati ufficiali cinesi, rilasciati dalla China Federation of Logistics and Purchasing, hanno mostrato un aumento dell’indice PMI manifatturiero al massimo di 11 mesi, a 53,1 a marzo, contro la lettura di 51,0 nel mese precedente, superando le aspettative degli esperti.
Tuttavia, una relazione separata da HSBC ha dimostrato che l’attività di produzione nella nazione asiatica si è contratta per il quinto mese consecutivo e ha registrato la sua lettura media più bassa degli ultimi tre anni durante il primo trimestre.
I dati in conflitto non è stato sufficiente a compensare recenti preoccupazioni circa la salute dell'economia cinese.
I dati contrastanti non sono stati sufficienti a spegnere i timori per un rallentamento dell’economia cinese.
I prezzi dell’oro sono stati condizionati dalle valute, ed hanno seguito l’andamento dell’euro. L’oro resta sensibile al cambio euro/dollaro nel breve termine e nell’avversione al rischio, che in passato è stato un driver positivo del prezzo.
Venerdì i ministri delle finanze della zona euro hanno raggiunto l’accordo in merito all’ampliamento del fondo di salvataggio, ma restano i timori sull’efficacia delle nuove misure nel prevenire un contagio alla Spagna e all’Italia.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,04% a 79,08.
Intanto i distributori del settore hanno registrato forti cali in Asia, con i mercati cinesi chiusi e lo sciopero dei gioiellieri indiani per la terza settimana consecutiva.
La maggior parte dei gioiellieri indiani sono chiusi dal 18 marzo, dopo che il paese ha annunciato un dazio del 4% all’importazione ed un accisa dello 0,3% su quasi tutta la gioielleria.
Secondo i traders locali le importazioni potrebbero scendere del 35% nel 2012, dal record dello scorso anno di 969 tonnellate dell’anno scorso, mentre l’industria potrebbe trovarsi davanti molte difficoltà visto l’inizio imminente della stagione dei matrimoni.
L’India è il primo consumatore mondiale di oro.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato un aumento dello 0,05% a 32,50 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio ha segnato +0,65% a 3,849 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna a giugno a 1.667,45 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in calo dello 0,27%.
Precedentemente i prezzi erano scesi dello 0,3% a 1.667,05 dollari l’oncia troy, il minimo della sessione.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a 1.627,75 dollari l’oncia troy, il minimo dal 22 marzo e resistenza a 1.699,55, il massimo del 27 marzo.
I prezzi dell’oro sono saliti nella sessione, gli investitori si sono staccati dal dollaro dirigendosi verso beni più rischiosi, dopo aver accolto i dati positivi proveniente dalla Cina.
I dati ufficiali cinesi, rilasciati dalla China Federation of Logistics and Purchasing, hanno mostrato un aumento dell’indice PMI manifatturiero al massimo di 11 mesi, a 53,1 a marzo, contro la lettura di 51,0 nel mese precedente, superando le aspettative degli esperti.
Tuttavia, una relazione separata da HSBC ha dimostrato che l’attività di produzione nella nazione asiatica si è contratta per il quinto mese consecutivo e ha registrato la sua lettura media più bassa degli ultimi tre anni durante il primo trimestre.
I dati in conflitto non è stato sufficiente a compensare recenti preoccupazioni circa la salute dell'economia cinese.
I dati contrastanti non sono stati sufficienti a spegnere i timori per un rallentamento dell’economia cinese.
I prezzi dell’oro sono stati condizionati dalle valute, ed hanno seguito l’andamento dell’euro. L’oro resta sensibile al cambio euro/dollaro nel breve termine e nell’avversione al rischio, che in passato è stato un driver positivo del prezzo.
Venerdì i ministri delle finanze della zona euro hanno raggiunto l’accordo in merito all’ampliamento del fondo di salvataggio, ma restano i timori sull’efficacia delle nuove misure nel prevenire un contagio alla Spagna e all’Italia.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è sceso dello 0,04% a 79,08.
Intanto i distributori del settore hanno registrato forti cali in Asia, con i mercati cinesi chiusi e lo sciopero dei gioiellieri indiani per la terza settimana consecutiva.
La maggior parte dei gioiellieri indiani sono chiusi dal 18 marzo, dopo che il paese ha annunciato un dazio del 4% all’importazione ed un accisa dello 0,3% su quasi tutta la gioielleria.
Secondo i traders locali le importazioni potrebbero scendere del 35% nel 2012, dal record dello scorso anno di 969 tonnellate dell’anno scorso, mentre l’industria potrebbe trovarsi davanti molte difficoltà visto l’inizio imminente della stagione dei matrimoni.
L’India è il primo consumatore mondiale di oro.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato un aumento dello 0,05% a 32,50 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio ha segnato +0,65% a 3,849 dollari la libbra.