Investing.com - Il prezzo dell’oro sale negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, mentre il dollaro continua a restare debole dopo i verbali dell’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve che non hanno fornito indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre salgono dello 0,08% a 1.145,20 dollari.
Il contratto di dicembre ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,38% a 1.144,30 dollari l’oncia.
I futures troveranno supporto a 1.136,30 dollari, il minimo dal 6 ottobre e resistenza a 1.152,90 dollari, il massimo dal 7 ottobre.
I verbali del vertice di settembre della Fed rilasciati ieri hanno mostrato che i policymaker terranno conto dell’inflazione nazionale e dell’impatto dell’indebolimento della crescita globale per decidere la tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.
Il dollaro è andato sotto pressione recentemente per via della riduzione delle speranze di un aumento dei tassi da parte della Fed quest’anno dopo il report sull’occupazione USA per il mese di settembre rilasciato venerdì scorso e risultato inaspettatamente deludente.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 95,36, vicino al minimo di tre settimane di 95,17 segnato ieri.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a dicembre sono pressoché invariati a 15,760 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a dicembre schizzano del 2,47% a 2,401 dollari la libbra.