Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate sono in calo questo mercoledì, nella speculazione che i dati settimanali attesi nel corso della seduta possano mostrare un aumento maggiore del previsto delle scorte di greggio nella settimana scorsa.
Gli operatori dei mercati attendono nel corso della giornata il rilascio di dati macroeconomici USA unitamente all’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a giugno crolla di 42 centesimi, o dello 0,73%, a 56,64 dollari al barile negli scambi della mattinata europea. Ieri, il prezzo del greggio Nymex è salito di 7 centesimi, o dello 0,12%, a 57,06 dollari.
Il report governativo di oggi dovrebbe indicare che le scorte di greggio sono aumentate di 2,3 milioni di barili la scorsa settimana, mentre per le scorte di benzina è previsto un aumento di 0,3 milioni di barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono aumentate di 4,2 milioni di barili nella settimana terminata il 24 aprile, in salita rispetto al dato di 1,4 milioni di barili della settimana precedente.
Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono salite di 408.000 barili, mentre le scorte di prodotti raffinati sono aumentate di 746.000 barili.
Al 17 aprile, le scorte di greggio statunitensi ammontano a 489,0 milioni di barili, il massimo di quasi 80 anni.
I futures del greggio statunitensi hanno visto un aumento di circa il 15% ad aprile tra le crescenti aspettative che la produzione di petrolio di scisto USA abbia raggiunto il massimo e possa iniziare a scendere nei prossimi mesi, grazie anche alla riduzione del numero degli impianti di trivellazione
Secondo l’agenzia di ricerche di settore Baker Hughes (NYSE:BHI), il numero degli impianti di trivellazione negli Stati Uniti si è ridotto di 31 unità a 703 la scorsa settimana, il minimo dall’ottobre del 2010. Si tratta del ventesimo calo settimanale consecutivo.
Negli ultimi mesi i traders seguono con attenzione la riduzione degli impianti di trivellazione per cercare di capire se questo possa incidere sull’eccesso di scorte di greggio sul mercato.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a giugno scende di 41 centesimi, o dello 0,65%, a 64,21 dollari al barile. Ieri, i futures del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra sono scesi di 19 centesimi, o dello 0,29%, a 64,64 dollari.
I futures del greggio Brent hanno visto un’impennata di oltre il 15% ad aprile, poiché secondo alcuni investitori il prezzo ha toccato il fondo dopo un crollo durato nove mesi. Tuttavia il prezzo risulta ancora in calo di circa il 43% da giugno, quando era schizzato a 116 dollari.
Lo spread tra il Brent ed il WTI è di 7,57 dollari al barile, contro i 7,58 dollari segnati alla chiusura di ieri.
Per oggi gli investitori attendono i dati preliminari sulla crescita del primo trimestre negli USA, insieme ad un report sulle vendite di case in corso, dati che potrebbero fornire indicazioni utili sull’andamento della ripresa; è atteso inoltre l’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve.
I recenti dati USA deludenti hanno minato l’ottimismo sulla ripresa USA, spingendo gli investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica di un aumento dei tassi verso la fine del 2015, anziché per metà anno.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,15% a 96,03 questo mercoledì, il minimo dal 18 marzo.