MILANO (Reuters) - Piazza Affari prende un po' di slancio in tarda mattinata ma gli scambi restano improntati alla cautela in attesa stasera della fine della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, da cui potrebbero emergere indicazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse Usa.
"C'è questa spada di Damocle della Fed, credo che sarà una seduta di attesa", commenta un operatore.
Al nervosismo dei mercati contribuisce anche la perdurante incertezza sull'esito dei negoziati sulla Grecia in vista dell'Eurogruppo di domani.
Intorno alle 11,40 l'indice FTSE Mib guadagna lo 0,49% e l'Allshare lo 0,47%. Volumi sotto il miliardo di euro.
Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 cede lo 0,17% e anche Francoforte e Parigi hanno segno negativo.
Tra i singoli titoli balza del 3,6% TELECOM ITALIA, dopo che ieri fonti hanno riferito a Reuters che Vivendi (PARIS:VIV) intende aumentare la sua quota nel gruppo al 10-15% allo scopo di rafforzare la propria influenza dopo l'uscita degli attuali soci forti.
Generalmente positive le banche con l'indice di settore in progresso di circa un punto percentuale. Guadagna oltre il 2% UBI, che ieri ha deliberato l'avvio dell'iter per la trasformazione in SpA definendo il nuovo testo statutario che verrà sottoposto all'assemblea entro ottobre. Gli operatori leggono la mossa in chiave di una possibile accelerazione del processo di aggregazioni.
MPS prosegue la corsa della vigilia e avanza del 2,4%, bene anche BANCO POPOLARE con +1,9%.
Tra i titoli più tonici anche A2A che sale dell'1,5%. Il Sole 24-Ore scrive che la società ha firmato una lettera d'intenti finalizzata a un'integrazione di carattere industriale con Linea Group e che i due gruppi si sono dati tempo fino al 31 luglio per trattare in esclusiva un'intesa. I broker sottolineano che l'operazione segnerebbe il primo passo importante per A2A nell'M&A e concretizzerebbe la strategia di crescita e sviluppo della società.
Sul fronte dei ribassi i titoli del lusso (TOD'S -1,3%, FERRAGAMO -0,9%) accanto a FINMECCANICA (-1,5%) e STM (-1,3%).
Fuori dal paniere principale IREN mette a segno un progresso di circa il 5% sulla scia del piano industriale al 2020 pubblicato prima dell'apertura della borsa.
Affonda invece di quasi il 14% BANCA INTERMOBILIARE dopo un comunicato in cui si informa che la Bce intende negare a una cordata di investitori l'autorizzazione di acquisto della quota di controllo.