Investing.com - Il prezzo del gas naturale USA è in salita questo mercoledì, con gli investitori che attendono il rilascio dei dati settimanali sulle scorte alla ricerca di indicazioni sulla domanda del carburante.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del gas naturale con consegna a giugno hanno toccato un aumento di 2,7 centesimi, o dell’1,08%, a 2,564 dollari per BTU nella mattinata degli scambi USA.
Ieri i futures del gas naturale sono saliti di 2,3 centesimi, o dello 0,91% a 2,537 dollari. Supporto a 2,481 dollari per BTU, minimo del 27 aprile e resistenza a 2,598 dollari per BTU, massimo del 24 aprile.
Si prevede che il report sulle scorte dell’Energy Information Administration, atteso per giovedì 30 aprile mostri un aumento di 86 miliardi di piedi cubici per la settimana terminata il 24 aprile.
Lo scorso anno le scorte sono salite di 77 miliardi di piedi cubici nella stessa settimana, mentre la media quinquennale è di un calo di 55 miliardi di piedi cubici.
La scorte totali di gas naturale relative alla scorsa settimana ammontano a 1,629 mila miliardi di piedi cubici, l’83,0% in più rispetto ai livelli dell’anno scorso ed il 5,8% in meno della media quinquennale per questo periodo dell’anno.
La scorsa primavera le scorte sono scese oltre il 55% in meno della media quinquennale, indicando che i produttori hanno adeguato i livelli alla domanda eccezionalmente forte dello scorso inverno.
I futures del gas naturale sono scesi di circa il 6% ad aprile, nella speculazione che la fine della stagione invernale possa portare temperature più miti in tutti gli Stati Uniti, riducendo così il consumo di gas.
La primavera è la stagione che vede la minore domanda di gas naturale negli USA, poiché le temperature miti fanno scendere drasticamente l’uso di riscaldamento ed aria condizionata.
Il picco della domanda per il consumo di gas negli USA è il periodo compreso tra novembre e marzo. Circa il 49% delle famiglie USA utilizzano gas naturale per il riscaldamento, secondo il Dipartimento per l’Energia.
Sul Nymex, il greggio con consegna a giugno è sceso di 17 centesimi, o dello 0,3%, a 56,89 dollari al barile, mentre il petrolio da riscaldamento con consegna a giugno ha visto un aumento dello 0,11% a 1,922 dollari a gallone.