Di Geoffrey Smith
Investing.com - Rientra (per il momento) l'emergenza sui prezzi del gas in Europa, in forte calo ad Amsterdam nel trading di questo lunedì.
Al momento della scrittura, il front-month Dutch TTF futures, che funge da benchmark per l'Europa nord-occidentale, registra un ribasso in di oltre il 10% a 101,39 euro per megawattora, dopo aver aperto a un nuovo minimo di quattro mesi di 100 euro/MWh.
Il principale fattore di spinta sono le condizioni metereologiche: questa settimana le temperature nell'Europa continentale saranno tra i 4 e gli 8 gradi Celsius più calde rispetto alla media stagionale, il che implica una minore domanda e la possibilità per gli importatori di continuare a iniettare gas in eccesso negli stoccaggi.
L'inizio mite della stagione invernale, insieme all'acquisto aggressivo di natural gas liquefatto sui mercati spot, ha permesso all'Europa di riempire gli impianti di stoccaggio prima del previsto, allentando la pressione creata dal blocco sulle forniture all'Ue da parte della Russia.
Stando alla giornata di domenica, gli impianti di stoccaggio europei sono pieni al 93,4%, con i due maggiori mercati del continente, Germania e Italia, che hanno registrato livelli ancora più alti.
La mancanza di disponibilità di stoccaggio sta costringendo i prezzi spot a scendere bruscamente per liberare il mercato, ha dichiarato via Twitter Ole Hansen, analista della Saxo Bank, avvertendo del rischio di un "crollo dei prezzi a breve termine".
Tuttavia, i contratti a più lunga scadenza indicano che i mercati si aspettano che l'attuale debolezza sia di breve durata. I prezzi del TTF per il primo trimestre del prossimo anno sono ancora a 144,64 euro/MWh, mentre quelli per l'intero anno solare 2023 sono a 142,43 euro/MWh.
Le valutazioni riflettono il fatto che, se la guerra in Ucraina continuerà, l'Europa dovrà probabilmente affrontare un intero anno senza il gas russo, costringendola ad effettuare acquisti più consistenti e regolari sul mercato spot per tutto il 2023.
"I proprietari dei cargo che trasportano GNL sanno che l'inverno è dietro l'angolo", ha sostenuto Alexander Stahel della società di consulenza svizzera Burggraben.
"Per questo motivo - ha osservato - stanno parcheggiando le navi metaniere in mare aperto in attesa che le temperature più fredde facciano aumentare la domanda e liberino capacità di stoccaggio, piuttosto che reindirizzarle verso altri mercati".
Stahel ha aggiunto che questo "sta restringendo notevolmente il mercato globale".