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Anteprima BCE: occhi su QE, euro e quello che Draghi non dice

Pubblicato 06.09.2017, 10:09
Aggiornato 07.09.2017, 10:46
© Reuters.  Anteprima BCE: occhi su QE, euro e quello che Draghi non dice
EUR/USD
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Investing.com - Le aspettative sulla decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea di oggi si sono ridotte nelle ultime settimane, con gli esperti ed i mercati che hanno capito che l’autorità monetaria della zona euro difficilmente fornirà indicazioni rilevanti sulla strategia per ridurre il programma di acquisti di asset, il cosiddetto tapering.

L’ultima decisione sui tassi della BCE è attesa alle 7:45 ET (11:45 GMT) oggi e non sono previsti cambiamenti.

I riflettori saranno puntati sulla conferenza stampa del Presidente Mario Draghi 45 minuti dopo l’annuncio: gli investitori lo seguiranno con particolare attenzione alla ricerca di indicazioni su quando e come la BCE inizierà a ridurre il massiccio programma di allentamento monetario (QE), con un valore mensile di 60 miliardi di euro (71,7 miliardi di dollari).

I mercati attendono ottobre per dettagli più concreti

Tuttavia, gli analisti in tutto il mondo hanno rinviato le aspettative su quando la banca centrale della zona euro rivelerà i dettagli sul tapering.

46 su 66 economisti in un sondaggio di Reuters condotto tra il 28 e il 31 agosto si aspettano un annuncio ad ottobre.

Solo tre settimane prima del sondaggio, poco più della metà degli economisti intervistati erano convinti che l’annuncio sarebbe arrivato a settembre.

Ora, solo in 15 si aspettano informazioni in occasione del vertice di politica monetaria del 7 settembre e altri 5 suggeriscono invece che i mercati dovranno aspettare fino a dicembre.

Il sondaggio è stato condotto prima della notizia delle fonti della BCE, riportate da Bloomberg, secondo cui il Consiglio Direttivo della banca potrebbe non essere pronto a finalizzare la decisione sul piano di acquisti di bond del prossimo anno fino ad un paio di settimane dalla scadenza del programma attuale, a fine anno.

Considerando una qualsiasi nota degli analisti ai clienti sulle aspettative sulla BCE, si evince che secondo gli esperti oggi è “troppo presto” per avere dettagli concreti e che le aspettative sono slittate al vertice del 26 ottobre.

Cambiamento della base del QE

Tuttavia, ciò non significa che la dichiarazione di oggi e la successiva conferenza stampa non saranno da seguire.

“Riteniamo che la BCE parlerà del tapering del QE, che sarò annunciato nel corso dell’anno, modificando le previsioni”, scrive Morgan Stanley nell’anteprima per i clienti.

“Piuttosto che dichiarare che è pronta ad aumentare il programma di stimolo in termini di dimensione e/o durata, se necessario, lascerà intendere la possibilità di aumentare gli acquisti mensili, continuando a dire che potrebbe comprare per un periodo più lungo”, spiegano gli analisti.

Euro sotto i riflettori

Inoltre, la BCE presenterà le previsioni economiche aggiornate con una revisione al rialzo delle prospettive sulla crescita ed una lieve riduzione di quelle sull’inflazione, rendendo i commenti sulla recente forza dell’euro la cosa principale da seguire.

In realtà, con Draghi e la sua squadra che continuano a cercare di portare l’inflazione verso l’obiettivo del 2%, molti analisti stanno considerando le conseguenze della forza della moneta unica.

Societe Generale ha calcolato che un apprezzamento del 10% della coppia EUR/USD porterebbe ad una riduzione di 30 punti base dell’inflazione nei prossimi sei trimestri, mentre Goldman Sachs nota che un tasso di cambio più forte pone la zona euro in una posizione più debole per assorbire l’impulso negativo della crescita globale.

“Ci aspettiamo che Mario Draghi mostri apprensione per questa situazione e che dica esplicitamente che l’euro forte è la ragione principale per cui la BCE ha abbassato le previsioni sull’inflazione e che ci sono ulteriori rischi ribassisti”, scrivono gli analisti di Danske Bank nella loro anteprima sulla BCE.

“Detto questo, Draghi avrà comunque un tono interventista secondo noi (…) dal momento che lo slancio della crescita resta forte, il che è stato precedentemente una delle sue motivazioni per cui l’inflazione alla fine salirà”, aggiungono.

Gli economisti di ING concordano nel dire che l’euro forte renderà la BCE più cauta nelle dichiarazioni sul tapering e suggeriscono che la banca centrale ha due opzioni:

“O annunciare i dettagli di un tapering molto cauto con inizio a gennaio sperando che la chiarezza riporti un po’ di calma, o restare cauta fornendo delle prime indicazioni su un prossimo tapering e segnali di cautela, come il mettere in guardia contro l’inasprimento non garantito delle condizioni finanziarie per calmare i mercati del forex”, spiegano.

“Dal momento che la BCE probabilmente non è ancora unanime sulla prima opzione, prevediamo che oggi ci si concentrerà ancora una volta su quello che Draghi non dice, piuttosto che su quello che dice”, concludono gli esperti.

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