Investing.com – Il dollaro è in salita contro lo yen questo giovedì, dopo i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve che hanno mostrato che la maggioranza dei policymakers è a favore di una riduzione del programma di stimolo nel corso dell’anno.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 97,83, il massimo dal 3 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 97,64, in salita dello 0,29%.
Supporto a 96,88, minimo di mercoledì e resistenza a 98,07, massimo del 2 ottobre.
I verbali del vertice di settembre tenuto dalla Fed mostrano che la decisione di non iniziare a ridurre lo stimolo monetario è stata presa per il “rotto della cuffia”, alimentando le aspettative che la banca possa iniziare a ridimensionare il programma già nei prossimi mesi.
Il dollaro è stato sostenuto dall’annuncio del Presidente Barack Obama sulla nomina della Vice Presidente della Federal Reserve Janet Yellen a capo della banca centrale statunitense, alimentando l’incertezza sulla politica monetaria.
Gli investitori sono rimasti cauti mentre continua per il decimo giorno la paralisi federale parziale ed il Congresso è fermo sul tetto del debito ed il bilancio federale.
Nel corso della giornata i leader Repubblicani terranno il primo incontro con il Presidente Obama da quando è iniziato lo shutdown.
Il Presidente Obama ha chiesto ai Repubblicani di innalzare il tetto del debito e ravviare la macchina federale prima di iniziare i negoziati sulla politica fiscale. Gli USA rischiano un default del debito sovrano se il tetto massimo del governo non sarà aumentato dal 17 ottobre.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,17% a 131,88.
La Banca Centrale Europea pubblicherà il bollettino mensile nel corso della giornata, mentre la Banca d’Inghilterra annuncerà il tasso di interesse di riferimento.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 97,83, il massimo dal 3 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 97,64, in salita dello 0,29%.
Supporto a 96,88, minimo di mercoledì e resistenza a 98,07, massimo del 2 ottobre.
I verbali del vertice di settembre tenuto dalla Fed mostrano che la decisione di non iniziare a ridurre lo stimolo monetario è stata presa per il “rotto della cuffia”, alimentando le aspettative che la banca possa iniziare a ridimensionare il programma già nei prossimi mesi.
Il dollaro è stato sostenuto dall’annuncio del Presidente Barack Obama sulla nomina della Vice Presidente della Federal Reserve Janet Yellen a capo della banca centrale statunitense, alimentando l’incertezza sulla politica monetaria.
Gli investitori sono rimasti cauti mentre continua per il decimo giorno la paralisi federale parziale ed il Congresso è fermo sul tetto del debito ed il bilancio federale.
Nel corso della giornata i leader Repubblicani terranno il primo incontro con il Presidente Obama da quando è iniziato lo shutdown.
Il Presidente Obama ha chiesto ai Repubblicani di innalzare il tetto del debito e ravviare la macchina federale prima di iniziare i negoziati sulla politica fiscale. Gli USA rischiano un default del debito sovrano se il tetto massimo del governo non sarà aumentato dal 17 ottobre.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,17% a 131,88.
La Banca Centrale Europea pubblicherà il bollettino mensile nel corso della giornata, mentre la Banca d’Inghilterra annuncerà il tasso di interesse di riferimento.