Investing.com – I futures del greggio e Brent sono in salita oggi, rimbalzando dal brusco calo del giorno precedente, mentre i mercati attendono un’asta del debito spagnolo nel corso della giornata.
Nel corso della mattinata europea, sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a giugno sono stati scambiati a 103,52 dollari al barile, in salita dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,45% al massimo della sessione di 103,56 dollari al barile.
Intanto sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a giugno sono stati scambiati a 118,77 dollari al barile, su dello 0,68%. Precedentemente i prezzi erano saliti dello 0,8%, al massimo della sessione di 118,86 dollari al barile.
Ieri il prezzo era sceso a 116,70 dollari al barile, il minimo dal 14 febbraio.
Il differenziale tra i contratti Brent e quelli del greggio è a 15,25 dollari al barile.
Intanto la Spagna si prepara a mettere all’asta 2,5 miliardi di euro in Titoli di Stato nel corso della giornata, con i timori sulla capacità di Madrid di rispettare i target di riduzione del deficit di forte ad un’imminente recessione.
Questa settimana è stata registrata un’impennata del rendimento dei tioli a 10 anni al di sopra del 6%, con la paura per l’eventuale necessità di un salvataggio alla Spagna.
Il rendimento dei tioli spagnoli a 10 anni è salito al 5,82% negli scambi di giovedì.
Le aste del debito rappresentano un driver del sentimento negli ultimi mesi, con i traders che tentano di valutare la capacità dei paesi in debito di rifinanziare se stessi.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera si Philadelphia.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio.
Nel corso della mattinata europea, sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a giugno sono stati scambiati a 103,52 dollari al barile, in salita dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,45% al massimo della sessione di 103,56 dollari al barile.
Intanto sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a giugno sono stati scambiati a 118,77 dollari al barile, su dello 0,68%. Precedentemente i prezzi erano saliti dello 0,8%, al massimo della sessione di 118,86 dollari al barile.
Ieri il prezzo era sceso a 116,70 dollari al barile, il minimo dal 14 febbraio.
Il differenziale tra i contratti Brent e quelli del greggio è a 15,25 dollari al barile.
Intanto la Spagna si prepara a mettere all’asta 2,5 miliardi di euro in Titoli di Stato nel corso della giornata, con i timori sulla capacità di Madrid di rispettare i target di riduzione del deficit di forte ad un’imminente recessione.
Questa settimana è stata registrata un’impennata del rendimento dei tioli a 10 anni al di sopra del 6%, con la paura per l’eventuale necessità di un salvataggio alla Spagna.
Il rendimento dei tioli spagnoli a 10 anni è salito al 5,82% negli scambi di giovedì.
Le aste del debito rappresentano un driver del sentimento negli ultimi mesi, con i traders che tentano di valutare la capacità dei paesi in debito di rifinanziare se stessi.
Intanto aumentano i timori per il settore bancario spagnolo, dopo che la banca centrale del paese ha riportato che le inadempienze ai prestiti della banche nazionali sono saliti al massimo di 18 anni a febbraio.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case esistenti ed un report sull’attività manifatturiera si Philadelphia.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio.