Investing.com - I futures del petrolio greggio sono scesi dai livelli più alti della seduta, durante gli scambi della mattinata europea, dopo che l’indice dell’attività manifatturiera tedesca è crollato al minimo di 37 mesi, rinnovando i timori sull’impatto della crisi del debito sovrano sulla principale economia della zona euro.
I prezzi sono rimasti supportati dai dati che mostrano un miglioramento del settore manifatturiero in Cina.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 88,58 dollari al barile, durante la mattinata europea, in salita dello 0,5%.
Stamane i prezzi avevano segnato un aumento dello 0,9% a 88,96 dollari al barile, il minimo della sessione.
I prezzi sono scesi dai massimi della seduta dopo il report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
I traders dell’oro spesso seguono i numeri del settore manifatturiero come indicatori della futura crescita della domanda.
Il sentimento dei mercati è rimasto sotto pressione dopo la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sui debiti sovrani di Germania Paesi bassi e Lussemburgo da negativo a stabile alla chiusura di lunedì. Tutti e 3 i paesi hanno la tripla AAA.
L’agenzia di rating ha menzionato la possibilità di un’uscita della Grecia dalla zona euro e l’impatto che avrebbe su Spagna e Italia.
Gli investitori sono in attesa di un’asta di Titoli di Stato spagnoli che si terrà nel corso della giornata, nei timori che il paese possa essere il prossimo a dover richiedere un salvataggio.
La quarta economia della zona euro metterà all’asta 2-3 miliardi di euro in titoli a 3 e 6 mesi nel corso della giornata.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è stabile al 7,42%, dopo aver toccato il record di 7,57% nella seduta precedente, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il sentimento degli investitori ha avuto un certo supporto dal report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Tuttavia il numero è rimasto sotto il 50,0 che separa espansione da contrazione per il nono mese consecutivo.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio ed è stato il motore trainante dell’aumento della domanda.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,6%, a 103,89 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,31 dollari al barile.
I prezzi sono rimasti supportati dai dati che mostrano un miglioramento del settore manifatturiero in Cina.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 88,58 dollari al barile, durante la mattinata europea, in salita dello 0,5%.
Stamane i prezzi avevano segnato un aumento dello 0,9% a 88,96 dollari al barile, il minimo della sessione.
I prezzi sono scesi dai massimi della seduta dopo il report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
I traders dell’oro spesso seguono i numeri del settore manifatturiero come indicatori della futura crescita della domanda.
Il sentimento dei mercati è rimasto sotto pressione dopo la decisione dell’agenzia di rating Moody’s di tagliare la previsione sui debiti sovrani di Germania Paesi bassi e Lussemburgo da negativo a stabile alla chiusura di lunedì. Tutti e 3 i paesi hanno la tripla AAA.
L’agenzia di rating ha menzionato la possibilità di un’uscita della Grecia dalla zona euro e l’impatto che avrebbe su Spagna e Italia.
Gli investitori sono in attesa di un’asta di Titoli di Stato spagnoli che si terrà nel corso della giornata, nei timori che il paese possa essere il prossimo a dover richiedere un salvataggio.
La quarta economia della zona euro metterà all’asta 2-3 miliardi di euro in titoli a 3 e 6 mesi nel corso della giornata.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è stabile al 7,42%, dopo aver toccato il record di 7,57% nella seduta precedente, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il sentimento degli investitori ha avuto un certo supporto dal report che mostra un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Tuttavia il numero è rimasto sotto il 50,0 che separa espansione da contrazione per il nono mese consecutivo.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio ed è stato il motore trainante dell’aumento della domanda.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono saliti dello 0,6%, a 103,89 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 15,31 dollari al barile.