LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso, mentre i timori di interruzioni alle forniture a causa del conflitto in Medio Oriente si sono attenuati, almeno per il momento.
Intorno alle 12,45 il Brent perde 27 centesimi, pari allo 0,31%, a 87,38 dollari al barile. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) scende di 38 centesimi, pari allo 0,44%, a 85,59 dollari.
Il Brent e il Wti erano saliti di oltre 3,50 dollari lunedì, su timori che gli scontri militari tra Israele e il gruppo islamista palestinese Hamas potessero estendersi in un conflitto più ampio, ma si sono assestati leggermente sotto quel livello nella seduta di ieri.
Tuttavia, la società di trading svizzera Mercuria vede i prezzi del petrolio raggiungere i 100 dollari al barile se la situazione in Medio Oriente si dovesse aggravare ulteriormente, ha detto il vice direttore generale Magid Shenouda.
Israele produce pochissimo greggio e ha una capacità di raffinazione di circa 297.000 barili al giorno, ma i mercati temono che il conflitto possa subire un'escalation e influire sull'offerta mediorientale, aggravando il deficit previsto per il resto dell'anno.
L'Arabia Saudita ieri ha fatto sapere che sta lavorando con i partner regionali e internazionali per prevenire l'escalation della situazione a Gaza e nelle aree limitrofe e ha ribadito che sta sostenendo gli sforzi per stabilizzare i mercati petroliferi.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Francesca Piscioneri)