Investing.com - Il prezzo del greggio scende negli scambi sottotono di questo lunedì, in un clima di scetticismo circa la possibilità che i principali produttori rispettino l’accordo sui tagli alla produzione il prossimo anno.
Il Brent scende di 25 centesimi, o dello 0,45%, a 54,95 dollari al barile alle 8:40 ET (13:40 GMT), riprendendo fiato dopo l’impennata al massimo di 17 mesi di 57,89 dollari della scorsa settimana.
Il greggio USA è in calo di 24 centesimi, o dello 0,43%, a 52,69 dollari, staccandosi dal massimo di un anno e mezzo di 54,51 dollari registrato il 12 dicembre.
I membri dell’OPEC hanno deciso di ridurre la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno a partire dal 1° gennaio, per la prima volta dal 2008.
Il patto è stato seguito dall’accordo fra 11 produttori non-OPEC, con a capo la Russia, per un taglio della produzione di 558.000 barili al giorno.
Tuttavia, alcuni traders restano scettici sul fatto che i tagli risulteranno in linea con le aspettative dei mercati.
Inoltre, si teme per l’aumento della produzione negli Stati Uniti, dove il numero degli impianti di trivellazione è salito al massimo in quasi un anno.
Secondo Baker Hughes, infatti, il numero degli impianti di trivellazione USA la scorsa settimana è salito di 12 unità a 510.