LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio guadagnano terreno oltre i 75 dollari al barile, anche se si avviano verso il quarto trimestre consecutivo in ribasso, a causa dei timori per la debolezza dell'attività economica globale e della domanda di carburante.
Intorno alle ore 11,20 italiane, i futures sul greggio Brent per la consegna di settembre avanzano di 79 centesimi o dell'1,1% per attestarsi a 75,30 dollari il barile. Il contratto front-month meno negoziato, in scadenza oggi, era in rialzo di 88 centesimi a 75,22 dollari il barile.
Il contratto si incammina verso un calo del 6,5% nel periodo aprile-giugno, segnando il quarto calo trimestrale consecutivo. I prezzi sono ai minimi degli ultimi due anni.
Il greggio West Texas Intermediate (WTI) statunitense guadagna 66 centesimi, pari allo 0,9%, a 70,52 dollari. Il contratto cede oltre il 7% su base trimestrale, il secondo calo trimestrale consecutivo.
Tuttavia, i segnali di rafforzamento dell'attività economica statunitense e il forte calo delle scorte di petrolio negli Stati Uniti hanno offerto sostegno ai prezzi.
La Energy Information Administration (EIA) statunitense ha detto che le scorte di greggio sono diminuite di 9,6 milioni di barili nella settimana fino al 23 giugno, superando di gran lunga il calo di 1,8 milioni di barili previsto dagli analisti in un sondaggio Reuters.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Claudia Cristoferi)