LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in rialzo, sostenuti dalle preoccupazioni per il calo della produzione iraniana una volta che entreranno in vigore le sanzioni Usa in novembre, ma i rialzi sono limitati dalle notizie di una maggiore produzione dell'Opec e degli Stati Uniti.
** Intorno alle 12 italiane il Brent sale di 42 centesimi a 78,06 dollari il barile, il benchmark sul greggio Usa avanza di 6 centesimi a 69,86 dollari.
** I due benchmark sono saliti sensibilmente nelle ultime due settimane, con il Brent che ha guadagnato oltre il 10% sulle aspettative che la produzione a livello globale si riduca nei prossimi mesi.
** Le sanzioni Usa stanno già frenando le esportazioni iraniane.
** "Le esportazioni da parte del terzo produttore Opec stanno scendendo a un ritmo più rapido di quello atteso e il peggio deve ancora venire in vista del secondo round delle sanzioni Usa", ha spiegato Stephen Brennock, analista di PVM Oil Associates. "I timori di un'imminente stretta alla produzione stanno aumentando".
** Un sondaggio Reuters ha mostrato che la produzione dei paesi Opec è salita di 220.000 barili al giorno in agosto a un massimo 2018 di 32,79 milioni di barili. L'aumento è legato al recupero della produzione in Libia e al livello record raggiunto dalle esportazioni irachene.
** Le piattaforme di trivellazione negli Stati Uniti hanno mostrato un aumento per la prima volta in tre settimane, in crescita di 2 a 862 unità, secondo i dati diffusi venerdì.