LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in ribasso - sulla scia del previsto rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve - seppur in modo limitato a causa del calo delle scorte di greggio statunitensi e delle imminenti sanzioni europee sulle esportazioni di petrolio russo.
Intorno alle 11,50 il Brent perde 52 centesimi, o lo 0,55%, a 94,13 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) è in calo di 49 centesimi, o dello 0,55%, a 87,88 dollari al barile.
Le scorte di greggio statunitensi sono diminuite di circa 6,5 milioni di barili nella settimana conclusasi il 28 ottobre, secondo fonti di mercato che citano i dati dell'American Petroleum Institute.
Le scorte di benzina sono scese di 2,6 milioni di barili, più del previsto. I dati ufficiali sono attesi per le 15.30.
Nel frattempo, il dollaro è sceso dai massimi di ieri, mentre gli investitori si preparano per la decisione della Federal Reserve statunitense attesa per le 19.00, con molti che sperano in segnali di rallentamento dei futuri rialzi dei tassi.
Un sostegno ai prezzi potrebbe arrivare dall'embargo dell'Unione europea sul petrolio russo, che scatterà il 5 dicembre. Il divieto, una reazione all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sarà seguito da un blocco delle importazioni di prodotti petroliferi a febbraio.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Claudia Cristoferi)