Investing.com - I futures del petrolio greggio sono saliti al massimo di tre settimane questo martedì, con i rialzi delle borse europee e la minaccia di un’interruzione di forniture nel Medio Oriente che hanno supportato i prezzi.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 92,53 dollari al barile, in salita dello 0,36%. Si è trattato del prezzo più alto dal 20 luglio.
La propensione al rischio è aumentata tra le aspettative che la BCE possa presto agire per arginare la crisi del debito, sostenendo la fiducia degli investitori e la richiesta di dollaro come valuta rifugio.
Un dollaro indebolito porta dei rialzi al petrolio,poiché rende la materia prima meno costosa per i titolari di altre valute.
I prezzi del petrolio sono stati supportati dalle tensioni in Medio Oriente, nelle minacce crescenti di un interruzione delle forniture dalla regione.
Il primo ministro siriano ha abbandonato il paese per via dell’aggravarsi degli scontri, mentre l’esplosione di un oleodotto in Iraq ha bloccato le esportazioni verso la Turchia.
Gli investitori attendono il report dell’American Petroleum Institute sulle scorte greggio USA, che sarà rilasciato nel corso della giornata.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,59%, a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,28 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 92,53 dollari al barile, in salita dello 0,36%. Si è trattato del prezzo più alto dal 20 luglio.
La propensione al rischio è aumentata tra le aspettative che la BCE possa presto agire per arginare la crisi del debito, sostenendo la fiducia degli investitori e la richiesta di dollaro come valuta rifugio.
Un dollaro indebolito porta dei rialzi al petrolio,poiché rende la materia prima meno costosa per i titolari di altre valute.
I prezzi del petrolio sono stati supportati dalle tensioni in Medio Oriente, nelle minacce crescenti di un interruzione delle forniture dalla regione.
Il primo ministro siriano ha abbandonato il paese per via dell’aggravarsi degli scontri, mentre l’esplosione di un oleodotto in Iraq ha bloccato le esportazioni verso la Turchia.
Gli investitori attendono il report dell’American Petroleum Institute sulle scorte greggio USA, che sarà rilasciato nel corso della giornata.
Intanto, sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a settembre sono scesi dello 0,59%, a 108,30 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 17,28 dollari al barile.